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Cultura - Cinema e spettacoloStefania Castella

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26 Maggio 2018
Le Storie di Melaverde ritornano tra le bellezze della Sila.
di Stefania Castella



Le Storie di Melaverde ritornano tra le bellezze della Sila.
Edoardo Raspelli ph Elena Tiraboschi

Se togliamo le grandi isole ( Sicilia e Sardegna) , e dopo la Puglia, la Calabria è la Regione italiana con più chilometri di costa, 780 per l'esattezza. Ma solo il 9% del territorio calabrese è pianeggiante. Il restante 91% è composto da colline e montagne alte fino a 2000 metri. Ciò vuol dire che, se parliamo di allevamento, ritroviamo in Calabria, nella maggior parte dei casi, quello tipico delle zone di montagna:pascolo brado, transumanze dalle pianure fino ai pascoli più in quota, mungiture manuali, razze autoctone che nei secoli si sono adattate al territorio montano. Domenica mattina per Le Storie di Melaverde Edoardo Raspelli cii porta di nuovo sulla Sila a conoscere l'antico bovino Podolico, oggi raro, un tempo padrone di tutto l'Appennino meridionale. Si parlerà anche della tipica capra Nicastrese . Ma ciò che dà il valore aggiunto alla nuova Storia di Melaverde  è il fatto che a mantenere queste tradizioni spesso sono giovani che alla tradizione hanno unito modernità e innovazione, come ad esempio, la tecnica dell' embriotransfert. Si parlerà anche di Caciocavallo, il tipico formaggio a pasta filata prodotto con il latte delle vacche Podoliche. Grande spazio anche all'ambiente: pare che in Sila si respiri l'aria più pura d'Italia e quello calabrese sia il territorio che presenta più biodiversità in tutta l'Europa. E poi tante curiosità, come un artigiano che raccoglie e lavora radici di erica per farne utensili e addirittura pipe da fumo.








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