05 Dicembre 2013 "La Mafia Uccide Solo D'Estate", il piccolo capolavoro cinematografico di Pif di Alessandro Ceronetti
Pierfrancesco Diliberto detto Pif
Pif è il nome d'arte utilizzato da Pierfrancesco Diliberto, palermitano classe 1972 che abbiamo imparato a conoscere grazie alla tv: prima inviato della trasmissione d'attualità "Le iene" e poi autore e realizzatore del programma "Il testimone", in onda su MTV, che ha raccontato la vita di tanti personaggi famosi e non con l'ausilio di una semplice telecamera. Ma Pif vanta anche un'importante esperienza in campo cinematografico, essendo stato assistente alla regia in un film che ha rappresentato un'importante tassello per il cinema italiano: "I cento passi".
Nei cinema italiani è oggi possibile godere del suo primo lavoro da regista, "La mafia uccide solo d'estate", dove è anche protagonista, come attore, nei panni di Arturo. Innamorato della compagnia di scuola Flora, interpretata da Cristina Capotondi, Arturo è protagonista di una storia che strappa risate e per certi versi dal sapore dolce, che affronta però temi importanti sullo sfondo degli accadimenti di cronaca che hanno segnato la terra di Sicilia nel ventennio che va dagli anni '70 agli anni '90. L'esperienza televisiva è sicuramente stata d'aiuto a Pif, che ha potuto fondere il linguaggio semplice e diretto utilizzato nelle trasmissioni in cui è cresciuto al cinema d'autore. Il tema "mafia" è sicuramente d'impatto e forse era necessario sdoganare anche l'ironia che può ruotare attorno a un mondo spesso trattato con serietà e magari, talvolta, con eccessivo rigore. Pif, dal canto suo, ci è riuscito benissimo. Buona visione!