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15 Aprile 2016
La televisione e i tesori da scoprire
di Gianni Pezzano


La televisione e i tesori da scoprire

La notizia del capolavoro di Caravaggio riscoperto in Francia ha giustamente  fatto il giro del mondo in questi giorni. Ci sono molti misteri nella vita di Caravaggio e il dipinto è solo uno dei tanti che ancora mancano all'elenco delle sue opere perse. Sembra proprio che un ufficiale napoleonico l’abbia portato in Francia dove la sua famiglia ha scordato il tesoro nella soffitta della casa e questo ci fa capire come opere importanti siano sparite durante le guerre nel corso dei secoli.

 

Ma in un'epoca dove la nostra televisione costantemente copia programmi esteri, il caso del Caravaggio riscoperto ci fornisce un motivo per chiedere come mai la RAI non copia un programma di enorme successo della BBC Britannica che è stato copiato dalla PBS negli Stati Uniti, “The Antiques Roadshow”, lo spettacolo ambulante dell’antiquariato  che fece il suo debutto nel 1979 nella sua forma attuale.

 

Il programma mette insieme un gruppo di esperti dell’antiquariato e tutte le varie forme di collezionismo come le armi, la ceramica, i mobili, ecc. Nel corso della primavera il programma organizza un numero di giornate in varie regioni del paese e invita i locali a portare i loro oggetti per essere esaminati dagli esperti e dove, in modo appropriato, viene stimato il loro valore. Ogni regione diventa poi una puntata della stagione del programma che mostrerà i migliori e i peggiori degli oggetti valutati.

 

Ovviamente la grande maggioranza degli oggetti controllati ha poco valore e non pochi risultano falsi, per la grande delusione del proprietario. Però, inevitabilmente in ogni giornata qualcuno porta un oggetto che va oltre le migliori speranze di tutti.

 

In questo modo abbiamo visto opere originali di Beatrix Potter, cimeli e oggetti storici di varie epoche, mobili di valore altissimo e ricordi di conflitti e personaggi ormai scordati dal pubblico in generale. In un caso indimenticabile i genitori di un diciottenne hanno portato un piatto antico con uno stemma sconosciuto regalatogli dalla nonna. L’esperto reagì immediatamente davanti  all'oggetto che poi risultò un piatto rarissimo prodotto in Cina nel 600 per la compagnia Prussiana delle Indie Orientali.  Il figlio decise di vendere il piatto che ottenne all'asta il valore stimato dall'esperto, oltre centomila sterline.

 

Sarebbe sbagliato pensare che il programma sia solo per voyeurs che vogliono vedere le reazioni di chi ha pezzi preziosi. Infatti, la forza del programma è proprio nei suoi esperti che non solo riconoscono e presentano in modo impeccabile i pezzi scelti da mettere in onda, ma sono capaci di spiegare la Storia di ogni pezzo e perché hanno il valore indicato dalla stima. Il programma inglese ha avuto successo immediato e viene ancora trasmesso in Gran Bretagna. Infatti in questo periodo gli esperti fanno il giro del paese per trovare oggetti per la prossima stagione.

 

Il successo era tale che non solo la PBS (Public Broadcasting Service) lo copiò e anche in quel paese fa parte della loro programmazione da oltre vent'anni, ma il programma inglese ha fatto puntate speciali in giro per il mondo in paesi come l’Australia, Hong Kong e Canada per nominarne soltanto tre. Stranamente, il successo della versione americana è tale che pochi americani sanno che è una copia del programma inglese. 

 

È affascinante paragonare le due versioni del programma per vedere le differenze tra le varie popolazioni. Nella versione inglese i proprietari quasi sempre sono  più interessati a capire cosa sia veramente l’oggetto in loro possesso. Invece, nella versione americana la grande maggioranza dei proprietari cerca di poter venderli al prezzo più alto possibile. In un caso divertente, qualche anno fa, un ragazzo americano pensava di fare uno scherzo all'esperto ed ha comprato una sedia vecchia per pochi soldi in un negozio di seconda mano. Alla fine scoprì che la sedia era davvero un pezzo d’antiquariato che ha venduto poi all'asta di una casa importante di New York per un prezzo altissimo. Una dimostrazione che ci sono tesori dove meno te l’aspetti.

 

Infatti, questo è il motivo per cui un programma del genere potrebbe essere interessante in Italia. Chissà quanti oggetti importanti storicamente e finanziariamente sono nascosti in case dimenticati perché che li ha comprati è poi morto senza dire niente a nessuno. Ovviamente molti oggetti saranno stati nascosti durante periodi di guerra e incertezza, ma questo solo aumenta il numero di probabili oggetti di valore in giro per il paese di cui non abbiamo nessuna idea. Non parliamo solo di oggetti come gioielli, quadri e mobili, ma anche di libri preziosi, oppure documenti storici importanti trafugati, o rubati da chi non capiva o apprezzava il loro valore.

 

Come  paese con il patrimonio storico/culturale più importante del mondo abbiamo l’obbligo di cercare di ritrovare questi pezzi in ogni modo possibile. Caravaggio non è l’unico artista del quale non sappiamo ancora  che fine abbiano fatto molte sue opere. Certamente molte saranno state distrutte, alcune intenzionalmente e altre a causa dei periodi bellici, ma senza dubbio ci sono opere importanti nei luoghi più inattesi.

 

Le nostre reti televisive, statali e private copiano programmi leggeri stranieri ormai da anni, ma sembra strano che nessuno, almeno fino ad ora, abbia pensato di fare un programma del genere che sembra fatto su misura per un paese artistico e culturale come il nostro.

 

Abbiamo le città d’Arte che tutti conosciamo, ma nei territori intorno a queste città ci sono tenute e proprietà che una volta appartenevano a mecenati e a famiglie importanti. Sicuramente ci sono anche depositi di oggetti nascosti da famiglie in fuga che poi perirono senza lasciare notizie delle loro proprietà ed è anche possibile che ci siano depositi di opere rubate lasciate indisturbate perché i ladri non poterono tornare alla refurtiva.

 

Nelle mani di un presentatore bravo e di esperti entusiasti e capaci delle loro specialità si potrebbe produrre una versione italiana del programma che farebbe onore al nostro paese e un programma del genere servirebbe in vari modi . Naturalmente il primo sarebbe di incoraggiare la gente a far vedere oggetti strani che hanno in casa di cui non sanno niente e questo già sarebbe utile. Ma il programma ha anche un potenziale enorme di informare e di educare la gente di quel che li circonda ogni giorno, come dimostra abilmente la versione originale inglese di Antiques Roadshow.

 

Per questo motivo lancerei una sfida ai nostri produttori televisivi di produrre una versione italiana di questo programma, non per copiare quel che fanno gli altri, ma per dimostrare a tutti, a partire proprio da noi stessi, che abbiamo molto più da scoprire di qualunque altro paese.

 

 

 








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