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26 Agosto 2016
La nostra vera risorsa all'estero
di Gianni Pezzano


La nostra vera risorsa all'estero

Nel corso degli ultimi decenni l’Italia è stata colpita regolarmente da ogni tipo di disastro, da quello naturale dei terremoti e inondazioni, come anche da disastri legati alla vita moderna come i treni e le navi. In ogni caso in Italia si attiva una grandissima rete di assistenza, come di aiuti di ogni genere. E lo vediamo in seguito al terremoto che  ha colpito le zone del Centro Italia questa settimana.

 

L’Italia poi ha una risorsa in più in casi del genere. Il Bel Paese ha la fortuna di avere una rete internazionale che si mette anche essa in azione per fornire tutti gli aiuti necessari da parte dei nostri parenti e amici emigrati all'estero. Questa rete non si è mai tirata indietro quando il nostro paese di origine ne ha avuto bisogno. Aiuti poi che non si limitano solo alle associazioni di emigrati originariamente dalle zone colpite, ma da ogni associazione di origine italiana, come anche gruppi internazionali come Rotary e Lions che hanno soci di origine italiana.

 

Sulle  pagine di Facebook di queste associazioni  compaiono appelli ai soci e ai simpatizzanti  per chi  vuole contribuire. Vediamo i commenti di solidarietà, annunci di raccolta di fondi e le commemorazioni e messe che vengono da tutto il mondo. Però, per quanto possa essere bello vedere questi annunci e iniziative dei nostri connazionali all'estero, troppo spesso cadiamo nel tranello di scordarne l’esistenza  con l’arrivo della normalizzazione dopo il primo impatto dei disastri.

 

Scordiamo che i club e associazioni italiani all'estero,  gli imprenditori italiani che hanno stabilito imprese all'estero, come anche le scuole e gli istituti culturali, comprese le università non smettono le loro attività a favore del Bel Paese in attesa del prossimo sisma o disastro.

 

I nostri parenti e amici che sono emigrati, soprattutto nel periodo immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale hanno svolto un ruolo fondamentale al rilancio del paese del “Boom economico” con i soldi che spedivano, e in alcuni casi ancora inviano, alle loro famiglie in Patria. Per almeno due decenni questi soldi erano tra i primi posti delle fonti delle valute estere al paese. E continuano a farlo tramite i prodotti che comprano dall'Italia e vendono ai non italiani.

 

I ristoranti italiani e le famiglie italiane in giro per il mondo sono fonte di esportazione per i produttori italiani di ogni genere, dalla pasta e olio d’oliva a tanti altri ingredienti necessari per produrre piatti italiani autentici. Allo stesso modo imprenditori italiani all'estero importano prodotti come elettrodomestici, piastrelle, lampadari, macchine di produzione industriale, macchine da caffè per i bar e uso domestico. Solo l’esportazione del caffè italiano fornisce una fonte non indifferente di guadagno per il paese.

 

La presenza di italiani in molti paesi comporta che esiste un mercato per musica e film italiani, anche se solo per uso domestico. L’esistenza di gruppi culturali italiani in molti paesi che lavorano con gli enti culturali, le gallerie d’arte e i teatri più importanti dei paesi di residenza creano un pubblico internazionale per i nostri artisti di ogni genere tra un pubblico che altrimenti non li conoscerebbe. In questo modo artisti come Raffaella  Carrà, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, per nominarne soltanto tre dei cantanti italiani più popolari, sono riusciti ad entrare nel mercato importante dell’America Latina. Infatti, Laura Pausini ha avuto grande successo e vari riconoscimenti con premi importanti per le sue canzoni cantate in spagnolo.

 

Allo stesso modo automobili, navi e aerei italiani sono venduti all'estero e spesso grazie a contatti fatti tramite i nostri connazionali in molti paesi.  Sarebbe interessante sapere quanto delle esportazioni italiane siano legate alle varie comunità e imprenditori italiani nei vari mercati italiani.

 

L’esistenza di Camere di commercio italiane all'estero dimostra un riconoscimento a livello ufficiale del contributo delle comunità italiane in tutti i continenti, ma spesso questi contributi sono ignorati in entrambi i sensi dal pubblico italiano. Il sistema italiano esiste, ma fin troppo spesso non realizza in pieno tutto il suo potenziale di una popolazione di emigrati italiani e dei loro discendenti di oltre novanta milioni, secondo le cifre del Ministero degli Affari Esteri italiano.

 

Per quel che riguarda i prodotti industriali italiani, il mercato fornisce l’incentivo per imprenditori italiani, siano in Italia che all'estero di cercare di utilizzare questa rete, anche se potremmo fare di più. Ma il campo in cui abbiamo ancora molto, ma davvero molto da fare è nei vari campi della Cultura e in questo comprendo anche la promozione del turismo italiano che è legato intimamente al nostro patrimonio culturale.

 

Una popolazione italiana all'estero che non parla la nostra lingua non potrebbe mai contribuire a far conoscere i nostri migliori autori, poeti e cantanti al pubblico internazionale. Un pubblico di origine italiana che conosce poco o niente della Storia e  Cultura del paese di origine dei genitori e nonni non potrebbe mai spiegare ai suoi amici e colleghi di lavoro un fatto che spesso ripetiamo, ma che non è apprezzato in pieno all'estero, che il nostro è il patrimonio culturale più grande e importante del mondo.

 

Quest’anno abbiamo avuto un aumento del turismo internazionale in Italia, ma una parte di questo era composto da turisti che evitavano la Francia in seguito agli attentati degli ultimi dodici mesi. Non è un aumento che garantirebbe livelli alti nel futuro. Per questo motivo il sistema Italia deve organizzarsi in modo di aumentare in modo sensibile e a lungo termine coloro che vogliono fare le loro vacanze in Italia per vedere le glorie dei nostri artisti nel corso dei millenni.

 

Se vogliamo che la nostra Cultura riesca a contribuire alla nostra economia a livelli migliori per numero di opere, palazzi e centri di Cultura è inutile che lo diciamo tra di noi. Dobbiamo dirlo a tutto il mondo e il miglior mezzo si trova nelle nostra risorsa più importante all'estero, gli emigrati italiani e i loro discendenti.

 

Se cominciassimo a spingere di più l’insegnamento della lingua italiana in questi paesi creeremmo un mercato mondiale per i nostri libri, non solo come libri scolastici, ma a lungo termine anche di romanzi e altri generi di libri. Se insegniamo la nostra lingua e Cultura inculchiamo anche fuori dall'Italia una maggiore e vera consapevolezza della grandezza del patrimonio culturale italiano.

 

I nostri amici e parenti all'estero non sono una risorsa per il paese solo in caso di disastri. Sono la nostra risorsa più importante, sempre e in ogni caso. Non sono solo il nostro passato, sono anche e soprattutto  il nostro futuro.

 

 








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