| Lo scrittore Roald Dahl |
Geniale, visionario, intenso. Uno spazio vastissimo quello immaginato da Roald Dahl in cui poter infilare la vita, la sua essenza e mescolarla con il racconto-invenzione, con i personaggi a tratti surreali, con la giustizia e l’ingiustizia, con i bambini orfani spesso, se non fisicamente, moralmente, e adulti incapaci tante volte di provvedere al bisogno elementare di affetto e amore.
Le due caratteristiche principali della sopravvivenza e dell’approdo all'età adulta. Scriveva racconti per bambini Dahl, autore, sceneggiatore e anche aviatore, e i suoi racconti sono diventati non solo libri apprezzati, ma la traduzione delle parole in immagini sul grande schermo e veri e propri cult-movie. Uno su tutti "La fabbrica di cioccolato" con il piccolo poverissimo Charlie, le sue speranze dolorose quasi commoventi, e quel surreale mix sfrontato, sfacciato che metteva insieme quel dolore con momenti di irrazionale ilarità, chi non ricorda l’assurdo Willy Wonka, Gene Wilder prima, Johnny Depp dopo… Oppure la dolce Matilde che ispirava quella Matilda sul grande schermo legata alla tenerezza di una maestra che la "salvava" dal freddo mondo degli adulti. Ecco 100 anni di racconti, sono un percorso lunghissimo, che si è concluso per tanti ragazzi entusiasti al centro Leggimi Forte associazione di Pomigliano D’Arco, che con il suo responsabile Pasquale Avallone, promuove lettura e cultura in tutto il territorio.
"Hanno partecipato 2 classi di IV della scuola primaria del plesso Mazzini dell'I.C. Omero/Mazzini di Pomigliano con le insegnanti Emilia Lisi e Raffaella Castiello e 2 classi V del plesso Foscolo dell'I.C. Milani di Caivano con le insegnanti Elisa Galleja e Ornella Ambrosio che hanno letto "Il grande ascensore di cristallo -Spiega Pasquale- Il tutto allo stabilimento Leonardo Company di Pomigliano d'Arco. I bambini hanno visitato i capannoni dove hanno potuto vedere la fusoliera dell'ATR. I dirigenti dell'Azienda dott. Cannoletta, Migliore e Catapano hanno soddisfatto le curiosità dei bambini, insomma una di quelle mattinate che resteranno impresse a noi, e a tutti loro".
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