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Cultura - SocietàStefania Castella

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30 Dicembre 2017
Rosso...Capodanno
di Stefania Castella



Rosso...Capodanno
l'intimo di capodanno Rosso.

Sarà la crisi complice o il freddo tagliente, sarà il grigio di quasi gennaio che sembra più grigio di ogni altro mese, le vetrine risplendono più del solito quasi sposandosi al bisogno di luce che il Natale appena passato non può portare via. Sventagliando tutta la gamma di rossi, ammiccano dai negozi luccicanti, completini di ogni fattura e per ogni tasca ma perché il capodanno vuole ostinatamente il rosso? E perché ci teniamo a compiere lo stesso rito ogni anno sperando ogni volta sia la volta buona? La tradizione lo riporta di anno in anno, i riluttanti ostinati del rigore che non ammette colorate divagazioni, cercano di resistere innalzando difese fatte di “è di cattivo gusto, un po’ di sobrietà” ma il mito vince di solito su tutto e così sia. Infondo come molti sapranno l’origine dell’usanza di indossare un capo rosso si perde nella notte dei tempi, non potremmo certo metterci a discutere con le tradizioni degli avi, se già al tempo dell’Impero romano si usava indossare un drappo rosso a cavallo del nuovo anno per richiamare salute e fertilità, così come nel medioevo per scacciare orde di demoni e streghe che minacciavano la distruzione dei villaggi dopo la mezzanotte. La Cina ricca di cultura e tradizioni millenarie indica nel colore rosso il mezzo per spaventare la temibile Niàn bestia divoratrice di uomini. La tradizione cristiana vede nel rosso l’evocazione dell’Arcangelo Michele e la sua protezione. Nulla a caso per farla breve… Tradizioni a parte, per il nostro fine anno se proprio rosso deve essere che non manchi di rispettare alcune esattissime regole: L’intimo rosso deve essere un dono, quindi nuovo, ergo da indossare solo la notte di capodanno, per cui non cercate di riciclare quello dell’anno prima, la regola vuole che si indossi nella notte del 31 al contrario (per intendersi con le cuciture di fuori) per poi riportarlo nel senso giusto il giorno dopo e gettarlo via a fine giornata, tutto per proiettarsi verso il nuovo anno nella giusta direzione. Tradizioni che si aggiungono a tante altre alle quali ci si lega per augurarsi un anno migliore, il bacio sotto il vischio sognando che sia amore per sempre, le lenticchie per conquistare la ricchezza, quelle più strambe come gettare oggetti vecchi (e fin qui si siamo, ma la tradizione aggiungerebbe dalla finestra per essere precisi…) aprire poco prima di mezzanotte una finestra per far uscire le negatività. Insomma tra riti scaramantici e rossi sgargianti se non intimi almeno in qualche dettaglio, prepariamoci al fine anno con uno spirito che abbia del colore scarlatto la forza inossidabile della passione, la vitalità della voglia di ricominciare, che arrivi da un’abitudine lontana nel tempo o meno poco importa, l’importante è crederci sempre…








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