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Cultura - SocietàStefania Castella

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17 Febbraio 2020
Il Festival Nazionale del Giornalismo Alimentare
di Stefania Castella



Il Festival Nazionale del Giornalismo Alimentare
il Festival del Giornalismo Alimentare

Torino, al Centro Congressi Lingotto (via Nizza 280)

da giovedì 20 febbraio a sabato 22

Politiche del cibo, sostenibilità delle filiere, le tavole del futuro: nei convegni diretti da Massimiliano Borgia interventi di Cristina Bowerman, Alberto Capatti, Luca Iaccarino, Edoardo Raspelli.

È giunto alla quinta edizione l'appuntamento che riunisce centinaia di professionisti della comunicazione e dell'informazione in ambito alimentare. Grandi temi di attualità e trend futuri al centro del dibattito. Comune denominatore: informazione di qualità.Da giovedì 20 febbraio a sabato 22 febbraio , Torino tornerà ad essere capitale del dibattito culturale nazionale sul cibo e l'alimentazione con la quinta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, che dal 2016 si è consolidato come una delle manifestazioni di rilievo nazionale, sia del «mondo alimentare» che del «mondo della comunicazione» e del giornalismo, unico in Europa nel suo genere. Al Festival si parla di giornalismo e alimentazione da punti di vista anche molto diversi fra loro: il cibo visto dal giornalismo economico e finanziario; l'informazione sulla sicurezza alimentare; l'informazione sulla ricerca agroalimentare; il linguaggio del giornalismo enogastronomico; le bufale alimentari nel web; la comunicazione alimentare verso i bambini; le politiche nazionali sull'alimentazione; legalità e cibo; la critica e l'attualità delle guide enogastronomiche; la comunicazione delle aziende; l'editoria di settore... Il Festival del Giornalismo Alimentare è ormai alle porte con un'importante novità: la diffusione dei dati emersi dal primo rapporto sulla presenza del "tema" cibo nei media italiani. Il report, condotto da L'Eco della Stampa, dal 1901 leader in media intelligence e rassegna stampa, e commentato da Guia Beatrice Pirotti, docente SDA Bocconi coordinatore del Master of Management in Food & Beverage, ha analizzato un anno di contenuti alimentari sui media italiani, misurandone l'impatto, intercettando i temi più discussi e analizzando le modalità di informazione. A pochi giorni dall'inizio, ha già raccolto oltre 11,5mila firme la petizione lanciata dagli organizzatori su Change.Org per ridurre i rifiuti alimentari, con cui si propone di rendere obbligatorio l'uso della "Food Bag", la scatola che ogni ristoratore dovrebbe consegnare ai clienti per portare a casa il cibo pagato e non consumato. Di queste e di tante altre questioni legate alla comunicazione del cibo si parlerà durante il Festival del Giornalismo Alimentare, appuntamento di riferimento per la discussione sul rapporto fra il mondo del giornalismo e quello del cibo, giunto alla V edizione. Rispetto agli scorsi anni, nel 2020 il Festival si allunga portando a tre le giornate di lavoro - oltre a giovedì e venerdì sono in programma panel anche il sabato mattina. Cambia anche la location: sarà ancora Torino a ospitare la manifestazione che si sposta però al Centro Congressi del Lingotto, in via Nizza 280. 35 panel di lavoro e circa 170 esperti fra giornalisti, istituzioni, imprenditori, foodblogger, influencer, professionisti della sicurezza alimentare, chef e rappresentanti del mondo associazionistico si daranno appuntamento a Torino per contribuire a migliorare la qualità dell'informazione che ruota attorno al cibo. Oltre ai momenti plenari, al termine delle giornate di lavoro la discussione proseguirà attraverso gli eventi off, a numero chiuso e riservati a giornalisti e blogger. Quest'anno saranno 6: un'occasione per scoprire curiosità e novità legate al panorama enogastronomico oltre che un momento di relax e convivialità. Due le giornate dedicate agli incontri B2B, gratuiti e riservati alle aziende della filiera agroalimentare interessate a incontrare i professionisti della comunicazione per capire come questa possa sostenere e valorizzare i loro marchi e prodotti. I B2B sono organizzati con il supporto della Camera di commercio di Torino che coinvolgerà i suoi Maestri del Gusto, i produttori di Torino Cheese e quelli vitivinicoli a marchio Torino DOC, ma anche grazie a Campagna Amica di Coldiretti e ASCOM. Saranno oltre 20, invece, i laboratori pratici gratuiti dedicati a giornalisti e blogger. Sotto i riflettori del Festival finiranno alcuni tra gli argomenti più caldi e controversi del momento, come le etichette nutrizionali che mortificano il made in Italy, le criticità del Food Delivery o le pratiche commerciali sleali nella filiera agricola, con l'intervento del Ministro delle politiche Agricole e Alimentari Teresa Bellanova. Nel decennale del riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea, non potevano mancare approfondimenti sulla cultura del cibo italiano nel mondo, con un panel dedicato al ritorno in agricoltura dei prodotti IGP e DOP e uno sulle ultime frontiere del Made in Italy: università e agenzie spaziali della Penisola sono, infatti, fra i capifila dei più importanti progetti internazionali di coltivazione degli alimenti in orbita. Particolare attenzione sarà dedicata al terzo settore con il tavolo di lavoro incentrato sul social food per far luce su come cibo e ristorazione possano diventare un veicolo di promozione sociale. Insieme all' "Ambasciatrice del Gusto" chef Cristina Bowerman, saranno presenti alcune delle più interessanti esperienze di inclusione e reinserimento delle categorie deboli della popolazione attraverso progetti "gastronomici". Spazio inoltre alla diffusione dei giusti comportamenti alimentari: verrà infatti presentato in anteprima il primo opuscolo informativo su nutrizione e salute rivolto ai cittadini di Torino, a cura della Fondazione Veronesi. Al Festival si potranno incontrare le voci più celebri della radio e della televisione, come Edoardo Raspelli, per 21 anni alla conduzione di Melaverde, è l'atteso ospite di 2 panel su "L'arte di mangiare per lavoro" e "Da florido a magrissimo, come cambia il corpo che comunica il cibo". Il programma completo dei panel è consultabile al link: https://www.festivalgiornalismoalimentare.it/programma Ai tavoli di discussione si affiancheranno anche i laboratori pratici per rispondere all'interesse crescente del pubblico del Festival che chiede più formazione per il proprio lavoro. Dall'analisi degli insetti "alieni" a casa nostra, all'origine delle emergenze fitosanitarie, alle buone pratiche alimentari per una spesa intelligente. Dalla riscoperta di prodotti tipici del territorio come il burro e le mele del Piemonte, il pesce di lago, il vermouth, la Mozzarella di Bufala Campana DOP, l'Olio DOP Riviera Ligure, il Prosecco Superiore DOCG del Conegliano Valdobbiadene all'approfondimento di cibi "quotidiani" come l'acqua, il caffè, la pasta, il latte e il gelato. E, ancora, le ultime novità in fatto di foodpairing per promuovere una cucina circolare e di finger food. Un vero e proprio contest metterà in competizione i partecipanti nella preparazione del tradizionale pesto ligure: il vincitore parteciperà alla finale del campionato mondiale del "Pesto al Mortaio" in programma a Genova il prossimo 28 marzo. L'elenco completo dei laboratori è consultabile al link: https://www.festivalgiornalismoalimentare.it/laboratori Tutti i laboratori sono gratuiti e per iscriversi basta inviare una mail a: organizzazione@festivalgiornalismoalimentare.it








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