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Cultura - SocietàStefania Castella

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05 Aprile 2020
La "strage" delle guardie giurate Fiat ai tempi del Coronavirus
di Stefania Castella



La
G. Alviti presidente associazione guardie giurate particolari

Settima guardia licenziata nel giro di alcuni mesi da FCA Security, controllata del gruppo FCA, a Pomigliano. E’ un giovane di Acerra, di 35 anni estromesso per motivi disciplinari come altri colleghi che lo hanno preceduto. Una mattanza occupazionale che si sta abbattendo sui 70 vigilantes della grande fabbrica automobilistica di Pomigliano, per la gran parte ancora impegnati nei servizi di sorveglianza dello stabilimento, chiuso da quasi un mese a causa del contagio. Una sfoltita silenziosa che sta avendo come sfondo la tragedia nazionale del Coronavirus e pare che il taglio sia consentito in questo difficile periodo perché il licenziamento disciplinare non rientra nella moratoria provvisoria sui licenziamenti, lo stop varato dal governo nell'ambito dei decreti economici anti contagio. “Più che di provvedimenti formativi – commenta Giuseppe Alviti leader associazione guardie particolari giurate – dovremmo parlare in questi casi di provvedimenti punitivi, vale a dire il cui obiettivo non è quello di richiamare il lavoratore a un comportamento corretto ma piuttosto di punire e basta. C’è inoltre, ma non è cosa secondaria, la sensazione netta che questi provvedimenti punitivi servano a ridimensionare gli organici di FCA Security Pomigliano in una fase aziendale difficile”.








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