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22 Settembre 2018
Viaggio nelle città fantasma
di Francesco Taverna



Viaggio nelle città fantasma
Lago di Resia

Vi siete mai chiesti se esistono davvero quei lugubri luoghi abbandonati che si è soliti vedere nei film dell’orrore?
Ebbene si, città da anni abbandonate, città spopolate, città in cui vivono solo ricordi. Alcune, addirittura, sembrano diventate dimore di fantasmi o simili.

 

Non serve andare molto lontani, basta girare l’angolo all’interno della nostra penisola. 

 

Una delle città fantasma più note è Consonno, in Brianza. La città dei balocchi, una ricostruzione italiana di Las Vegas. Un sogno ambizioso dell’eccentrico imprenditore Mario Bagno destinato ad essere infranto da una frana, caduta proprio su quell’unica stradina di passaggio che portava al borgo. Nel progetto: un centro commerciale, edifici dalle forme più strabilianti, un castello e addirittura una pista automobilistica… insomma, un vero e proprio luogo di svago e divertimento volto a far “evadere” almeno per un attimo le persone dalla routine quotidiana. Finì Consonno stesso ad “evadere” completamente dal mondo.

 

Oggi si può visitare quell’atmosfera surreale, quegli edifici mai completati ed arrugginiti percorrendo una lunga strada in salita a piedi. 

 

Rimanendo al nord, per la precisione in Alto Adige, si rimane incuriositi dalla storia di Curon. Abbandonata intorno agli anni ’50, i cittadini videro distruggere le basi della propria esistenza dall’acqua: oggi, “Lago di Resia”. Per motivi energetici, la città venne sommersa, ma la peculiarità è che ancora oggi svezza in mezzo al lago il Campanile della Chiesa, attrazione turistica assai gettonata: una leggenda narra che ancora oggi è possibile sentire in lontananza il risuono delle campane, realmente tolte nel 1950. 

 

Craco sorge invece sulle alture della Basilicata, in provincia di Matera. Probabilmente la più conosciuta a seguito del film “La passione di Cristo”, girato quasi interamente in questa città fantasma. Gli abitanti di Craco furono costretti a trasferirsi a valle a seguito di una frana disastrosa che distrusse parzialmente il Paese; qualche anno dopo fu una violenta scossa di terremoto a raderla al suolo definitivamente.


Ancora oggi Craco si trova in uno stato pericolante, pertanto è vietato avvicinarsi alle abitazioni ancora con alto pericolo di crollo, ma il panorama che si ammira dai piedi del paese ripagherà il tempo impiegato per raggiungerlo
 

 

La rinascita di Bussana Vecchia è forse una delle storie più emozionanti ed esemplari della nostra Penisola. 

 

Colpita drasticamente nel 1887 dal terremoto di Diano Marina e resa inabitabile per lunghi anni, Bussana è resuscitata ed oggi è un celebre “giardino di artisti” giunti da tutto il mondo. 

 

Un miracolo, quello di Bussana, partito dalla volontà di un ceramista torinese, Clizia, che arrivato sul luogo se ne innamorò e sognò di farlo rivivere. Clizia radunò vari artisti, studiò ogni angolo di macerie e resti della città e ne fece un potenziale davvero straordinario: un luogo suggestivo, solitario, sospeso nel tempo, insomma… uno scorcio di Medioevo divenuto il “Villaggio degli Artisti”.








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