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23 Dicembre 2013 Dietro i candelabri, la nuova pellicola di Soderberghd di Fabrizio Paciocco
È uscito il 5 dicembre nelle sale italiane il nuovo film di Steven Soderbergh incentrato sulla figura di Władziu Valentino Liberace, showman e pianista americano, figura di spicco nel panorama artistico statunitense sin dalla metà del secolo scorso. Di grandi capacità e incredibilmente carismatico, Liberace conduceva una vita eccentrica e sfarzosa. Soderbergh ha deciso di riproporcela in questa pellicola scegliendo tuttavia di soffermarsi soprattutto sul dietro le quinte e sulla turbolenta relazione che l’artista ebbe con Scott Thorson, un ragazzo conosciuto al termine di uno dei suoi numerosi spettacoli e allora soltanto sedicenne. La relazione fu così intensa da spingere Liberace a decidere di avviare le pratiche di adozione di Thorson, e quest’ultimo a sottoporsi a numerosi interventi chirurgici per somigliare sempre di più al suo amore. Come tutte le storie caratterizzate da sentimenti brucianti, anche la loro relazione si esaurì in modo altrettanto forte. La pellicola prende spunto dal libro autobiografico scritto da Thorson stesso, tutt’oggi ancora in vita.
Ben scritto e diretto, il film offre modo allo spettatore di conoscere meglio la personalità dell’artista, così forte all’esterno ma di fatto emotivamente fragile e bisognosa. Ne risulta un Liberace fortemente dipendente, eccessivo e spaventato, splendidamente interpretato da Michael Douglas. Ottima anche l’interpretazione della sua controparte, Scott Thorson, la cui spinosa figura scostante e insicura è affidata su grande schermo a Matt Damon. Soderbergh non delude neanche questa volta.
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