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Cultura - Cinema e spettacoloGian Maria Rosso

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22 Gennaio 2020
Luci d'artista a Torino . racconto di Carlo Bonat Marchello
di Gian Maria Rosso



Luci d'artista a Torino . racconto di Carlo Bonat Marchello
Carlo Bonat Marchello

Ringrazio il mio amico fotografo Carlo Bonat Marchello per questi appunti su un evento di Torino.

Non è sempre facile raccontare un evento così caratteristico per la nostra città in modo semplice e completo.

Grazie Carlo!

 

È appena terminata a Torino la XXII edizione di “Luci d’Artista” organizzata dal Comune, tradizionale appuntamento con le opere d’arte luminose per le vie della città: un evento che ogni anno si ripete nel periodo compreso tra fine ottobre e metà gennaio.

 

Anche quest’anno l’installazione e la realizzazione di questa esposizione ha richiesto un impegno oneroso, sia per gli aspetti tecnici sia per quelli organizzativi, ed è stato realizzato anche grazie alla collaborazione tra Enti pubblici e privati e con sponsorizzazioni di importanti Gruppi e Fondazioni.

 

In occasione dell’approssimarsi delle festività natalizie  è nata l’idea di rallegrare le vie cittadine con luci create appositamente da Artisti famosi: inizialmente furono installate 15 opere che salirono nel corso delle successive manifestazioni fino alle attuali 25 opere, completano gli addobbi natalizi torinesi 5 luci ospiti, il grande albero di Natale luccicante ed il presepe di Luzzati.

 

L’obiettivo della manifestazione è la rappresentazione della creatività e delle forme dell’Arte Contemporanea fuori dagli spazi tradizionali dei musei e delle mostre, ma dentro un ambiente urbano usufruibile da chiunque: da qualche anno l’accensione avviene nell’ambito dell’evento “Contemporary Art Torino + Piemonte”, importante appuntamento dedicato alle arti contemporanee che per un mese offre mostre, visite guidate e conferenze.

 

Le installazioni sono suddivise tra centro città e alcune Circoscrizioni: 15 opere si trovano nella zona del centro storico, che si estende tra le piazze della Repubblica e piazza San Carlo fino ad arrivare al fiume Po, le altre sono dislocate nelle Circoscrizioni; la loro accensione quotidiana, che avviene appena dopo il tramonto, è una piacevole cornice che illumina le fredde notti torinesi.

 

Sulle orme delle installazioni luminose sabaude sono nate alcune iniziative analoghe a Pescara e Salerno con le quali esiste un gemellaggio, inoltre quest’anno Torino ha  prestato alla capitale L’Avana alcune installazioni dell’opera luminosa dal titolo “Planetario” di Carmelo Giammello, esse sono state esposte in contemporanea alle luci torinesi per le celebrazioni del 500° anniversario dalla fondazione della Capitale di Cuba.

 

La presenza delle luci natalizie è uno stimolo per passeggiate con lo sguardo in cielo e scatti fotografici, infatti attira l’attenzione di cittadini e turisti italiani e stranieri, soprattutto quelli alla ricerca di eventi e manifestazioni all’aria aperta.

 

In sintesi cercherò di illustrare le “Luci d’Artista” che potrete ammirare, per motivi di brevità descriverò solo alcune di esse, ma sono tutte egualmente belle e splendenti: inizio dalla novità di quest’anno, intitolata “Miracola” (autore R. Cuoghi) che si trovava in piazza San Carlo nel “salotto di Torino”, il cui scopo è stato  celebrare il 500° anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, nella installazione le luci pubbliche e private all’unisono si spegnevano creando un’atmosfera misteriosa;  in piazza Carignano era presente  “Cosmometrie” (autore M. Airò) dove grazie a dei diffusori luminosi in luce continua venivano proiettati disegni geometrici e simbolici;   il “Giardino Barocco Verticale” (autore R. Ferrero) con l’intento di raccontare in modo fiabesco attraverso alcune luci presenti sul terreno ed un albero sospeso un giardino scomparso; l’opera “Planetario” (autore C. Giammello) in via Roma dove si ammirava un ipotetico Universo di pianeti e stelle; il “Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime” (autore N. De Maria) in piazza Carlina in cui i lampioni diventavano fiori colorati e scintillanti; il “Tappeto Volante” (autore D. Buren) in piazza Palazzo di Città in cui una matrice tricolore sospesa in cielo abbracciava tutta la piazza rivelando un ipotetico tappeto con cui volare; “Luì e l’arte di andare per il bosco” (autore L. Mainolfi) che ci  raccontava una fiaba con grandi frasi luminose; sulla Mole Antonelliana l’allestimento denominato “Il volo dei numeri” (autore M. Merz) che illustrava la successione di Fibonacci; lo spettacolare “Piccoli Spiriti Blu” (autore R. Horn) che illuminava il Monte dei Cappuccini con figure geometriche regalando un’atmosfera romantica e ancora una volta fiabesca.

 

Raccontare tutte le installazioni è davvero impossibile solo provando a descriverle, varrebbe davvero la pena poterle ammirare direttamente a Torino nel periodo natalizio, simultaneamente a una visita alla Città, una vera opera d’arte essa stessa, ricca di architetture, storia, cultura, arte e buona cucina: fateci un pensiero per l’anno 2020, non rimarrete delusi!  

 

 

 Carlo lo potete seguire su Facebook : 

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