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Cultura - Cinema e spettacoloAlice de Carli Enrico

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07 Aprile 2011
Run Fatboy Run
di Alice de Carli Enrico


Run Fatboy RunQual è il vostro livello di inglese? Ci sono molte ragioni per le quali potreste decidere di impararlo, ma una tra queste è sicuramente la possibilità di potervi gustare dei bellissimi film che, per qualche arcana ragione, ancora non sono sbarcati nel nostro paese. È questo il caso della pellicola diretta da David Schwimmer intitolata "Run Fatboy Run" (letteralmente: "Corri ciccione corri"). Il nome del regista forse farà suonare una piccola campanella tra i vostri ricordi, perché prima di dirigere Schwimmer aveva recitato con grande successo nella splendida e rimpianta serie televisiva "Friends". "Run Fatboy Run" (2007) narra le vicende di Dennis (Simon Pegg), un ragazzo un po' sovrappeso che lascia la sua ragazza, in dolce attesa, all'altare. A pentirsi ci mette poco, ma dopo cinque anni lo ritroviamo ancora perso nel tentativo di riconquistare la donna amata che, d'altro canto, pare essere già passata oltre e aver trovato un altro aitante pretendente. Frustrato, il nostro eroe giurerà che, per una volta nella propria vita, porterà a termine qualcosa. Nello specifico una maratona lungo il Tamigi.
Dennis dovrà armarsi di buona volontà e allenarsi, ma fortunatamente - per lui ma anche per noi spettatori - ad aiutarlo ci saranno un pratico padrone di casa indiano e un ex cognato un po' sciroccato.
Il trucco del film, al di là dell'umorismo onnipresente per battute e situazioni, è il "caso umano". Dennis è il caso senza speranza che ognuno di noi vuole veder vincere e trionfare e la cui vita desidera che sia a lieto fine perché, inesorabilmente, ci si immedesima in lui: siamo stati tutti un po' Dennis in qualche momento della nostra vita: la paura di affrontare le responsabilità, di credere in sé stessi, di essere "abbastanza" per ciò che si vuole ottenere. Come non voler tifare per uno così?






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