È uscito nelle sale ormai da più di due settimane, attirando fior di pubblico al botteghino: parliamo di Ted, il film scritto e diretto da Seth MacFarlane che vede come protagonista un orsetto di peluche, tenero all’apparenza ma molto meno morbido in modi e linguaggio. Chi non ha mai sognato un amico immaginario, sempre presente e pronto a dar consigli? All’età di 8 anni lo sogna anche il piccolo John Bennett, sempre solo e ben poco amato dai compagni di scuola, che vede nel piccolo orso regalatogli dai genitori a Natale il proprio unico e specialissimo amico. Il problema è che non è un amico immaginario: Ted si muove, parla e pensa davvero.
Il legame tra i due cresce, tanto che ventisette anni dopo li si ritrova ancora uniti e inseparabili, impegnati a districarsi in una vita che ora è ben lungi da essere quella dei banchi di scuola. Anche Ted è diventato "adulto", ma anche amante di alcool, sesso e droga. Sboccato, irriverente e un po’ menefreghista, Ted inizierà a rivelarsi un problema per John nel momento in cui questi, interpretato nelle sue vesti da adulto da Mark Wahlberg, si troverà costretto a dover scegliere tra un’amicizia importante e l’amore della sua vita (Mila Kunis).
Ecco così trasposti dalla tv al cinema l’umorismo e l’ironia di Seth MacFarlane, dai più conosciuto come l’apprezzato e acclamato creatore de I Griffin. Nulla sfugge alla critica e al personale ludibrio del giocattolo, che riesce a mettere parola anche su tabù intoccabili, come l’ancora scottante e doloroso tema dell’11 settembre.
La trama, pur semplice, viene ben sorretta da un ritmo incalzante e mai noioso, con scene che possono infastidire, far ridere, offendere, ma mai annoiare.
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