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10 Aprile 2013 Qual è il lato positivo? di Elisabetta De Carli
Uscito nelle sale il 7 marzo scorso, Il lato positivo è un film che è un vero gioiello. Il regista è David O. Russell e gli attori protagonisti Bradley Cooper e Jennifer Lawrence (reduce dal clamoroso successo del film dedicato al primo capitolo della saga de The Hunger Games). È arrivato alla cerimonia dei premi Oscar 2013 con otto nomination, aggiudicandosi poi quello per la Miglior attrice protagonista. Di fatto, la trama si ispira a quella del romanzo di Quick Matthew, L’orlo argenteo delle nuvole, edito da Salani e arrivato in Italia con traduzione di Guido Calza, che racconta le vicende di Pat, un uomo che dopo otto mesi esce finalmente dall’ospedale psichiatrico dove è finito dopo aver picchiato a sangue l’amante della moglie. Pat soffre di bipolarismo, ha perso moglie, casa e lavoro, ma ha un sacco di buoni propositi, tutti rivolti all’unico obiettivo di rimettere in ordine la propria vita ma, in primis, di riconquistare il suo amore. Tuttavia, incontra nel frattempo Tiffany, una bellissima ragazza che, per superare il dolore della recente perdita del marito, si è dedicata a psicofarmaci e sesso. La chimica tra i due nasce subito, se non altro perché per qualche bizzarra ragione del caso entrambi vengono visti dalla società come problematici, quasi folli nella loro rabbia verso l’ingiustizia del fato, e finiscono per decidere di aiutarsi l’un l’altro.
La bellezza del film non sta solo nel giusto equilibrio che il regista ha saputo raggiungere tra gli elementi di dramma e commedia, ma anche nella particolare schiettezza con cui vengono trattati temi difficili come possono esserlo quelli della malattia, del dolore e della perdita di controllo che questo può causare. Verso la fine le sfumature si fanno più rosa e si riallineano con il genere della commedia romantica, ma il viaggio per arrivarci è interessante e sa catturare l’attenzione dello spettatore, se non altro per l’ottima capacità di interpretazione dei due attori principali. Ottimo anche il ruolo di De Niro, che interpreta il padre di Pat: un genitore solido, preoccupato per il figlio, ma che al tempo stesso non è forse in grado di comprenderlo a pieno perché incapace di uscire da quelle che ormai sono le sue convinzioni nella vita. L’attore, ospite a un talk show per parlare del film, si è anche emozionato molto nel parlare del ruolo da lui interpretato, essendo il suo stesso figlio affetto da disturbo bipolare e ossessivo compulsivo.
Come affermava il regista nella stessa intervista, "non c’è niente di più difficile nella vita che il non sapere cosa fare". Ecco, Il lato positivo non spiega cosa fare, ma illustra bene che una risposta a questa domanda prima o poi la si trova, basta non smettere mai di cercare.
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