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23 Agosto 2013 Teorema Venezia â?? una città alla deriva di Luca Durante
Mancano meno di una decina di giorni all’arrivo di settembre, perciò molto poco, ormai, all’uscita del già noto e discusso Teorema Venezia – una città alla deriva, il documentario firmato da Andreas Pichler sull’ennesimo scempio in atto in una delle perle della nostra penisola. Avete presente Venezia? Difficile possiate rispondere di no, visto che si tratta di quella meravigliosa città a ponente che è non solo luogo di memoria storica ma anche museo a cielo aperto e centro di arte e bellezza che il mondo intero ci invidia, dove le strade sono lunghi canali d’acqua e il cui nome rievoca da sé un’inenarrabile serie di magnificenze architettoniche e artistiche.
Venezia è tutto questo, ma anche una città dove il numero di residenti cala rapidamente per le esose e inaffrontabili richieste del mercato, a fronte di quello dei turisti che, diversamente, aumenta in modo esponenziale ogni anno superando ormai la soglia dei 20milioni. Venezia viene sfruttata economicamente in modo sistematico, il che potrebbe anche essere scelta consapevole e deliberata ma, lungi dall’essere parallelamente protagonista di azioni volte alla tutela e alla preservazione della sua unicità, è ormai diventata esempio di scellerata mercificazione.
Di questo tratta il documentario di Andreas Pichler: dell’erosione delle fondamenta della città causata dal moto delle onde, della laguna il cui profilo è ora più simile a un’autostrada che a un poetico paesaggio, della chiusura dei servizi e di altro ancora. Non viene tralasciato nulla, neanche quella terribile e impressionante abitudine di quelle navi enormi, alte, infinite che, armate di passeggeri curiosi, si avvicinano così tanto alle insenature cittadine da sembrare irreali. A guardarle lì, cornici innaturali di piazze altrimenti splendide, si potrebbe quasi pensare siano corpi estranei, ricreati graficamente con quelle moderne tecniche di fotomontaggio che fanno sembrare la finzione più vera della realtà. Al di là della loro estrema pericolosità, invece, nella loro mastodontica indifferenza finiscono per diventare simbolo di un paese ormai privo di logica.
"Lo spazio pubblico viene trasformato in una merce e le strategie dei vari gruppi di interesse si sostituiscono alla politica, lasciando gli abitanti rimasti con un profondo senso di impotenza", ha commentato il regista.
Teorema Venezia è già stato presentato nei festival di Berlino, Lipsia, Firenze e Karlovy Vary. Si è inoltre aggiudicato il premio come miglior documentario italiano in occasione della manifestazione Cinemambiente di Torino.
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