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22 Febbraio 2010 Duecento anni e non sentirli: il bicentenario della nascita di Chopin di Stefano Gnech
Fryderyk Chopin si può considerare uno dei più grandi compositori per pianoforte mai esistiti e sicuramente il più grande mai esistito di origine polacca. Il romanticismo è la chiave di tutto il suo lavoro che definire monumentale è dir poco e che risalta soprattutto se posto in contrasto con la figura umana, timida e riservata, del musicista. Un piccolo grande uomo d'altri tempi, di quelli che fanno parlare di sé a distanza di lustri; di quelli che restano oltre la morte del corpo e che continuano a vivere nell'immortalità della loro grandiosa opera. Chopin nasceva a Zelazowa Wola, cittadina polacca non lontana da Varsavia, nell'anno 1810. Esattamente 200 anni fa. Tutto il mondo si prepara dunque a rendere omaggio al compositore con una infinità di eventi organizzati un po’ ovunque volti a celebrare il mito attraverso le splendide note delle sue composizioni. La nazione polacca in particolare, per ovvie ragioni, si propone un programma di tutto rispetto per celebrare questa data importante: l'intero Parlamento ha approvato una serie di circa 2000 iniziative distribuite su tutto il territorio nazionale volte ad accrescere e sottolineare l'importanza del contributo culturale che Chopin ha apportato non solo localmente, ma a livello mondiale. L'intero programma è pubblicato in maniera dettagliata sul sito www.chopin.pl. Il primo marzo, tra le altre cose, riaprirà a Varsavia il Museo Chopin, ristrutturato per l’occasione dallo studio Migliore&Servetto di Milano, che proporrà un percorso multimediale così da offrire al pubblico la possibilità di conoscere meglio le composizioni, le donne, le lettere private che hanno arricchito la vita dell'artista così come il patrimonio culturale mondiale.
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