 | Madonna |
Chi è quella ragazza? Quando la vedi, dì una preghiera e saluta il tuo cuore
“Who’s that girl?” chiedeva lei (lo chiedeva a se stessa, lo chiedeva al mondo) ma il mondo cominciava già a farsi un’idea. “Le persone non sanno ancora quanto io sia brava, ma lo scopriranno presto. Nel giro di qualche anno tutti lo sapranno. Ho progettato di diventare una delle star più grandi di questo secolo”. La giovane, piccolina, sorriso impreciso, occhi turchesi ipnotizzanti, nasceva a Detroit nel 1958. E probabilmente sapeva già benissimo dove esattamente sarebbe arrivata. Lo ha preteso con tutta se stessa, e ci è riuscita, i numeri lo mettono per iscritto.
Per il “Guinness dei primati”, Madonna Louise Veronica Ciccone (cantautrice, produttrice, attrice di cinema e teatro) è l’artista femminile ad aver venduto più di tutti in assoluto nella storia della musica, oltre 95 milioni di album venduti (solo negli States), in tutto il mondo una cifra che ruota intorno ai 300 milioni di dischi. Cominciava tutto da piccoli locali, e un’enorme ambizione, lo studio della danza, aiutava a dare forma ad un corpo che ancora oggi superati i cinquanta, farebbe invidia a un buon numero di ventenni. Recentemente per la promozione del nuovo “Rebel Heart” l’abbiamo vista in apparizione in qualche show, come davanti ad un impacciato Fabio Fazio, (gentilmente zittito con una frase del tipo “sto parlando io”). Del resto essere Madonna richiede anche un certa Allure da tenere alta. Madonna non ci fa, probabilmente ci è. È Diva, con tutte le maiuscole del caso. È Diva per il sudore speso ad arrivare a fare della sua esistenza qualcosa che pare aver quasi messo in ombra voce e musica. Perché c’è un punto preciso che permette una volta valicato, di essere talmente in alto, da superare sé stessi. Nonostante le batoste, sempre ben incassate, come nella marea pellicole nelle quali è passata dall'elogio più potente (vedi Evita di Alan Parker che le permette di riceve il Golden Globe come migliore attrice solo per citarne uno) al maggior numero di premi per pessima interpretazione (quel remake di “travolti da un insolito desino…” solo per citarne uno!).
Madonna cultrice del corpo, della ricerca della perfezione, ha fatto e fa di sé stessa, come di ogni disco, un’opera galattica. Di ogni tour un evento spettacolare oltre ogni immaginazione, dal quel primo datato 1985, con pezzi che ancora oggi rappresentano quella magnificenza rappresentata dagli anni ottanta “Like a Virgin” “Material Girl” e gli albori di quel cammino nella provocazione, cammino restato praticamente costante e immutato. “Papa Don’t Preach” il primo pezzo di una lunga serie di accelerazioni e variazioni sul tema, che oggi a distanza di più di trent'anni confermano che Madonna ha ancora da provocare oggi come allora, e ha dimostrato di percorrere quasi sempre la stessa strada. Coerenza, potremmo dire, la sua, in fondo definirla camaleontica (e si sente spesso) confondendo la ricerca dell’immagine giusta, con il cammino intrapreso, è l’errore base.
Madonna non è mai cambiata, sesso e Religione per sua stessa ammissione, sono i temi che tocca da quando ha iniziato a parlare (cantare danzare) regalandosi prepotentemente al mondo. Frustino alla mano, circondata da Bad Boys (più che ballerini veri e propri atleti, come lei del resto) oggi Madonna riparte con ancora più energia. Risponde al mondo che le critica gli eccessi e gli accompagnatori sempre più giovani (“continuerò, posso permettermelo”) sfoderando le unghie rivendicando il diritto delle donne ad esistere, a perseguire i propri obiettivi, a non arrendersi. Lei che giovanissima conosceva l’umiliazione e il dolore del corpo e dell’anima nella forma più aberrante, quella dello stupro (“ho superato lo shock dopo anni”), lei che forse per superare gli ostacoli e sfidare la rabbia e il mondo cercava a suo modo una difesa per il cuore e il corpo e decideva di proteggersi a colpi di esagerazioni (bustini, corpetti, abiti come sex toys) e come tutte le hard (Hard Candy, un po’ come il titolo del suo successo) sotto sotto un vuoto da colmare: “non ho avuto una madre, quindi ho voluto tutto il mondo intorno a me”. Dopo gli amori sbagliati le denunce all'amore della sua vita Sean Penn (poi ritirate) che pare la legasse minacciandola e picchiandola, dopo matrimoni, fidanzati e compagni arrivati e ripartiti, oggi Madonna Louise è una donna potente, non solo universalmente potente, ma intimamente potente. Il suo equilibrio instabile, grazie anche alla presenza dei figli ormai adolescenti, è alla fine dei conti, a suo modo una forma, una sua forma di equilibrio. La “Blonde Ambition” ha ancora quello sguardo turchese penetrante di quando imitava il suo idolo Marilyn, riuscendo a coglierne la delicata malinconia vinta subita dalle performance da leonessa da palcoscenico.
Oggi il suo cuore è ancora quello di ieri fieramente ribelle, ma oseremo dire consapevolmente ribelle, meravigliosamente ribelle. Più forte che mai, più Madonna di sempre. Il “Rebel Heart tour” avrà la sua tappa italiana a Torino il 21 novembre 2015. Sarà sicuramente un evento memorabile, imperdibile.
“Senorita, mas fina”, aveva ragione, il mondo lo avrebbe saputo chi era quella ragazza, era lei, Louise Veronica Ciccone. Madonna. Una star planetaria, una donna planetaria.
|