E non finisce mica il cielo

Il 12 maggio di vent’anni fa, una delle più grandi interpreti della musica italiana ci ha lasciato, sola e abbandonata da cari e colleghi. Mia Martini, sdraiata sul letto è stata trovata, morta, ma il suo ricordo non è mai svanito. 

È stata capace di dare un senso compiuto al termine “interpretare”: si pensi a Minuetto, Piccolo uomo, Gli uomini non cambiano, Almeno tu nell’universo e tante, tante altre… emozioni che ci son state regalate nei suoi circa trent’anni di carriera.
Messa al bando dalla “cattiveria di un ambiente”, come quello musicale, Mia Martini è uscita di scena negli ultimi anni della sua vita.

Artista di spessore, titolare post-mortem del Premio della Critica del Festival di Sanremo, proprio ideato per lei nel 1982 quando per l’ennesima volta non vinse con la bellissima canzone “E non finisce mica il cielo”.
Mia Martini è nata a Bagnare Calabra, nel 1947. Fu subito baciata dal successo ed intraprese così una fortunata carriera fino a quando, proprio dopo il Sanremo che le regalò l’ambito premio, la così chiamata “Mimi”, decise di ritirarsi dalle scene.

In quell’ambiente tutti avevano iniziato a darle della “porta sfortuna”: al suono del suo nome partivano una serie di gesti scaramantici che ancor oggi si fanno quando si parla della grande cantante.

Grazie, in seguito, alla coppia discografica Giovanni Sanjust e Lucio Salvini, Mia è stata riportata in scena in modo indimenticabile con “Almeno tu nell’universo” al Festival della canzone italiana. Il pubblico impazzisce per la sua interpretazione in grande stile ma ormai la cantante è segnata da lunghi anni di cattiveria. 

Il 12 maggio 1995 la sua voce si spense e il corpo senza vita venne ritrovato solo due giorni dopo, il 14, nell'appartamento a Cardano al Campo (VA), dove si era trasferita vicina al padre con cui aveva riallacciato i rapporti dopo un passato burrascoso.

Secondo l'autopsia si è trattato di "arresto cardiaco". Mia Martini uscì così di nuovo dalle scene lasciando un vuoto incolmabile. 

Certe persone non sono capaci di dare il giusto peso alle parole, ai fatti… e questa ne è la dimostrazione.