Atlantic City? Per Baglioni è un successo. Era tanta l’aspettativa, ma l'artista non ha deluso i suoi fan d’oltremare che ad Atlantic City, New Jersey, si sono presentati numerosi, registrando il tutto esaurito. Forti le emozioni, splendida come sempre la musica.
Comincia così il World Tour 2010 del cantante nostrano, un inizio davvero promettente per un programma ambizioso che prevede diverse tappe in tutto il mondo: dal Canada all’Argentina, dal Regno Unito al Venezuela senza dimenticare America e Australia, Spagna e Giappone e tante altre succosissime location d’eccezione.
L’evento è stato organizzato presso il Teatro Arena del Casinò Trump Taj Mahal, che ha visto accorrere persone di qualsiasi età, in un mix culturale e generazionale invidiabile da qualsiasi cantautore e segno che la musica, quella buona, non fa mai distinzione. Vestito di bianco, Baglioni ha cominciato la serata con "Avrai", per poi ripercorrere la storia della sua carriera e della musica stessa con tutti i suoi più grandi successi e dedicando "Con tutto l’amore che posso" a Roma, la sua città. Forte è l’emozione di tutti i presenti, rapiti dalle note, dalla poesia dei suoi testi e dalla sua splendida voce. "Se la parola è il linguaggio della mente, la musica è il linguaggio dell’anima. Nasce dall’anima. E all’anima ritorna. Senza limiti. Senza filtri. Senza ingerenze. Senza compromessi. Senza fermi. Un ponte, invisibile e straordinario", dice Claudio Baglioni. In questi termini, questo linguaggio lui lo conosce molto bene.
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