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Cultura - MusicaStefania Castella

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27 Marzo 2020
Relativo. Il nuovo singolo di Pietro Napolano
di Stefania Castella



Relativo. Il nuovo singolo di Pietro Napolano
Pietro Napolano ph. Gaia Merolla

«"Relativo" è una canzone di natura pop, attuale e dalle sonorità moderne. Il testo, in cui tutti si possono rispecchiare, si rifà alla relatività della vita e della nostra contemporaneità. È un brano che in qualche modo invita a guardare al di là delle apparenze e a smettere di cercare in ogni cosa una verità assoluta, che non esiste ma piuttosto a trarre il meglio dal dono più bello, che abbiamo ricevuto "la vita"»

Pietro Napolano classe ’84 una passione potente per musica e canto e un bagaglio di grandi esperienze affrontate da giovanissimo. I banchi di “Amici” prima, un musical importante come Footloose. La musica con Piero Romitelli con cui forma il duo Pquadro che arriva fino a Sanremo nella categoria giovani. Tutti i sogni sfiorati, stretti forte. Anni di tour che toccano tutta Italia, la nuova esperienza con i due singoli da solista, quella di The Voice of Italy e poi un lungo periodo di buio in cui il sogno si mette in un angolo fino a quando non è più forte la voglia di tornare, resistere e colmare il senso di vuoto che solo la musica avrebbe potuto colmare. Pietro Napolano decide così nel 2019 di rimettersi in gioco, riprendendo a scrivere e dando vita al suo progetto di rinascita che parte dal nuovo singolo “Relativo”, in radio dal 20 marzo.

Mai come oggi, tutto è relativo come il titolo del tuo ultimo lavoro. Vie di fuga in questi giorni claustrofobici, impossibili. La musica può essere una di queste?

-Assolutamente sì. La musica ha in se tanti poteri: ti può rilassare, ti può portare indietro nel tempo, ti fa gioire, ti fa emozionare, ti fa riflettere ed è quello che, secondo me, in questo momento dobbiamo fare. Per questo continuiamo ad ascoltare musica, oggi più che mai, e facciamo in modo che le canzoni possano essere quell'elemento di unione di cui oggi abbiamo bisogno.-

Cosa è e cosa è stata la musica per te

-Questa domanda mi è stata fatta tantissime volte ed io ogni volta ho difficoltà a rispondere. La musica come dicevo prima per me è magia, infatti è quella cosa che mi ha dato e mi ha tolto tutto allo stesso tempo; è però anche una compagna di vita e proprio come avviene nei rapporti umani, la nostra “relazione” è stata sempre ricca di alti e bassi, gioie e dolori. La nostra è una convivenza quotidiana che è diventata ormai imprescindibile.-

Tutte le esperienze vissute ti hanno portato a quello che sei, e quello che canti oggi, cosa tieni e cosa lasci del tuo percorso musicale

-Per chi non mi conoscesse bene la mia è una storia particolare: ho avuto la fortuna di iniziare la mia carriera da giovanissimo in un programma come Amici, ho poi girato per due anni nei teatri di tutta l'Italia con il Musical Footloose. Subito dopo ho fondato insieme al mio amico Piero Romitelli i Pquadro e insieme siamo riusciti ad arrivare a partecipare al Festival di Sanremo che mi ha portato a girare di nuovo l'Italia intera ma questa volta cantando le mie canzoni; ci sono state poi tante altre tappe importanti come per esempio High School Musical, The Voice of Italy, la Nazionale Italiana Cantanti ecc. A tutto questo però è seguito un brusco stop musicale che mi ha tenuto lontano dalla scena per un po’ ma adesso eccomi qui con questo nuovo progetto, Relativo, che sicuramente è il frutto di tutte le mie esperienze presenti e passate che sono servite tutte a rendermi quello che sono oggi. Quindi in sostanza tengo tutto e non lascio nulla.-

Quanto ti senti cambiato, e cosa ti hanno lasciato esperienze come Amici o The voice?

-Sono cambiato sicuramente tantissimo; basti pensare che quando sono entrato nella scuola di amici avevo soli 19 anni. Sono passato dai banchi di scuola ai banchi di una vera e propria accademia artistica che oltre a darmi una grande visibilità mi ha formato artisticamente a 360 gradi. The voice invece, è stata un'esperienza del tutto diversa, affrontata sicuramente con un'altro spirito, forse molto più rassegnato e quindi magari per questo motivo non goduta al massimo.-

In questo percorso che mostri nel video di Relativo, in questo passaggio dal bambino all'anziano, lo svolgersi della vita, il raggiungimento delle consapevolezze… E' così per te? Un percorso in crescita che ti rende più sicuro oggi? E’ quello che vuoi comunicare con il nuovo singolo?

-Nel video di Relativo abbiamo voluto semplicemente mostrare come nella vita sia tutto relativo a qualsiasi età e in ogni fase della nostra vita. Tutto può cambiare a seconda del diverso punto di vista con cui guardiamo le cose: un bambino preso in giro perché troppo secchione sarà magari un dottore del futuro, un adulto che tenta il suicidio senza riuscirci e ne è inaspettatamente contento, un vecchio che rompe uno specchio e che è contento che avrà altri 7 anni di disgrazia da vivere. Relativo vuole ricordarci che ognuno ha la sua storia e che in fondo la nostra vita è uno spettacolo, e che resta sempre il dono più grande che abbiamo ricevuto. E' un invito a fermarci un attimo, ad andare al di là delle apparenze e di non cercare in tutte le cose una verità assoluta ma a guardare dentro noi stessi perché forse è li che possiamo realmente trovare la felicità.-

Proiettato nel futuro, cosa vedi, che progetti immagini?

-Per il momento continuo a scrivere e a produrre nuovi brani. Ho tante cose nel cassetto che spero possano venir fuori quanto prima. Producendomi da solo è molto difficile fare programmi ma sicuramente ho intenzione di farvi ascoltare ancora la mia musica. La cosa certa è che non appena l'emergenza Covid-19 sarà finalmente passata tornerò in giro a suonare con la mia band; vi aspetto.-








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