 | Peppe Barra |
BARRA: "Al Palapartenope un assaggio del prossimo disco. Non mi piace il nuovo modo di ascoltare musica, per fortuna ho il mio teatro. Per costruire un bello spettacolo ci vuole un po' di follia"
Peppe Barra ieri si è esibito al Teatro Palapartenope di Napoli centrando il sold out. Il Maestro Barra è stato ospite di Radio Punto Nuovo: "La scaletta del concerto l'abbiamo scelta in base al disco che uscirà tra aprile e maggio. Ci saranno dei brani molto belli, qualcuno di autori giovani, con un intervento molto bello con Tosca. Il lavoro che abbiamo fatto è stato intenso e stimolante. Un assaggio in concerto. Sono praticamente nato nei camerini, mamma e papà erano in tournée, al Teatro Valle nel lontano 1944, quando Roma era città aperta. Mamma provava al Valle, ebbe le doglie e stavo per nascere lì però fu trasportata di fronte la Fontana di Trevi dove c'era questa piccola pensioncina e sono nato là. La mia famiglia è napoletana, mamma era di Procida, quest'anno cade il suo centenario e festeggeremo con Procida cultura. Gli studi li ho fatti a Napoli, d'estate vivevo Procida come l'isola benedetta che mi ha dato molto. Creavo piccoli disagi a mamma per mancanza di qualche scena, lei si arrabbiava e io ridevo. Era un divertimento reciproco alla fine. Il modo per ascoltare musica è cambiato e non mi trovo bene, un po' di disagio ce l'ho. Però fortunatamente ho il mio teatro, il rapporto con il pubblico. Riesco a giocare ancora nonostante l'età certa e riesco a condividere virtualmente il palco con il pubblico. La follia fa parte del teatro e se non ce la metti non resta nulla, solo la fantasia e la poesia. Ma non si può fare uno spettacolo solo con fantasia e poesia, ci vuole anche intelligenza, cultura, ironia e quella giusta dose di follia. E quindi si costruisce un bello spettacolo".
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