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06 Settembre 2012 La dieta dell'imperatrice, il ritorno di Umberto Maria Giardini di Luca Durante
"La dieta dell'imperatrice", titolo del nuovo lavoro di Umberto Maria Giardini, ha il sapore del debutto, nuovo, fresco. È un disco legato alle fondamenta di questo artista che, mantenendo ben saldi i paletti di un lirismo unico e di uno stampo musicale fortemente evocativo e personale, rinnova ancora una volta l'approccio verso il suo pubblico, con il quale esiste ormai da anni un amore incondizionato che non conosce fasi di stanca. "La dieta dell'imperatrice" si presenta in maniera enigmatica dalle parole dell'artista, che prova a stuzzicare la curiosità di chi lo attende definendolo un "magnifico espediente per contestualizzare un processo di rinascita artistica". E il suonare dal vivo, che Umberto definisce come un "bisogno fisico", si trasforma per noi in un grande regalo. Chi ha già avuto la fortuna di vederlo sul palco, lo sa: Umberto regala perle come fossero tasselli preziosi di un grande gioiello, che pian piano prende forma e riflette l'anima stessa di chi ascolta. Questo perché in un concerto di questo artista si scende in profondità, dentro se stessi. Quando diede l'addio alle scene, personalmente non gli credetti. Uno come lui non poteva abbandonarci così. Mi sorpresero i termini del suo ritorno, alla batteria, con il progetto Pineda. Ma l'ascolto dei brani che quel trio propose, come "Domino" o "Touch me", mantenne vivo quel filo conduttore che portava nuova luce alla carriera di questo artista e che si palesava come un'evoluzione, non un abbandono. "La dieta dell'imperatrice", in uscita il 5 ottobre per La Tempesta Dischi/Woodworm distribuito da Venus, sarà l'unico disco che comprerò quest'anno. Dovreste farlo anche voi, perché se davvero amate la musica di qualità, non potete esimervi dal proteggere e dal sostenere chi, con tutte le difficoltà del caso, prova ancora ad indicarci la giusta via. Grazie Umberto.
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