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14 Dicembre 2014
Top Ten - I dieci migliori sistemi elettorali
di Giovanni Laurito



Top Ten - I dieci migliori sistemi elettorali
un noto politico al voto
La redazione de Ilgiornaleweb.it ha infiltrato i propri corrispondenti nelle segrete stanze dei palazzi del potere e raccogliendo indiscrezioni siamo riusciti a stilare in anteprima - alla maniera di quanto avviene nello storico Late Show di David Letterman - una top ten dei migliori sistemi elettorali studiati dalle commissioni parlamentari per formare un nuovo governo in maniera rapida ed efficace venendo nel contempo incontro alle esigenze di governabilità e di partecipazione dei cittadini.


10. Per garantire maggiore interesse e vivacità alla competizione, le candidature non saranno rese note con i nomi ma soltanto con dei numeri da 1 a 90. Gli elettori si recheranno alle urne direttamente al banco lotto. L’elenco delle liste sarà sostituito dalla "Smorfia" napoletana.
9. Per stimolare e valorizzare al massimo la partecipazione dell’elettorato molto anziano, ogni votante potrà esprimere un numero di preferenze pari alla somma dei quadrati costruiti sui cateteri.
8. Verrà reintrodotto il sistema proporzionale, ma per contrastare l’astensionismo la percentuale non sarà calcolata con riferimento ai voti ottenuti bensì al numero delle imprecazioni degli elettori. Secondo indiscrezioni è il sistema che ha più possibilità di venire approvato dal Parlamento, e questo spiega il senso di molti recenti provvedimenti.
7. Affinché la votazione sia valida sarà necessario raggiungere un quorum. Per evitare che le elezioni vengano invalidate da una bassa affluenza, è stato determinato in un numero pari a quello dei politici che sanno che significa in latino la parola quorum. Il governo non sarebbe d’accordo, ma per bocca di un parlamentare pare che la norma sarà approvata, sebbene "con la morte nel quorum".
6. Per venire incontro alle abitudini degli elettori, il primo turno si svolgerà direttamente su facebook cliccando sul volto del candidato preferito. Si discute su come sostituire il tasto "mi piace", poco efficace a garantire un’ampia partecipazione, con pulsantini raffiguranti ortaggi vari.
5. Per riavvicinare la politica ai cittadini dopo i recenti scandali, potranno essere candidati anche politici deceduti che hanno dato lustro al paese. Rimane da decidere il nome della loro carica, visto che "Senatori a vita" creerebbe alcune difficoltà interpretative. Più efficace "Politici a morte", definizione più consona agli umori che attualmente si respirano nell’elettorato.
4. Su proposta delle sinistre sarà finalmente concesso diritto di voto anche agli extracomunitari. Per essere approvato anche dalla destra si è però previsto che le cabine saranno installate direttamente al largo di Lampedusa, ad almeno duecento metri di profondità.
3. Doppio turno all’antica romana. Dopo un primo turno in cui i candidati si sfideranno fisicamente nell’arena politica, nel secondo turno, che si svolgerà nel Colosseo finalmente restaurato e riportato agli antichi fasti, al posto delle bestie feroci entreranno direttamente in campo gli elettori.
2. Sistema minoritario. Vengono eletti i candidati che prendono il minor numero di voti. La campagna elettorale sarà dunque improntata sul dissuadere gli elettori dal votare il candidato, quel che finora è avvenuto involontariamente verrà elevato a sistema. Previsto come precauzione anche uno sbarramento dell’uno per sessantamilioni, definito "voto di sfiducia". Chi non prenderà neppure un voto – cioè addirittura neppure il suo – sarà proclamato direttamente dittatore.
1. Vista l’elevata cifra di astensionismo, per ampliare la platea elettorale e seguendo l’attuale moda dei film di zombie tipo The Walking dead, potranno votare anche i morti. In tal modo anche l’espressione "alle urne" acquisterà maggiore significato.
 







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