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25 Marzo 2011
Clown Dottori - Una professione tra arte e medicina
di SL



In ospedale è possibile a volte incontrare una figura che spicca particolarmente tra i camici bianchi dei dottori e le divise degli operatori sanitari. Sono i clown dottori. ideati dal famoso medico statunitense Patch Adams, sono ormai un supporto valido e diffuso per tutti i pazienti soprattutto in ambito pediatrico.

Il lavoro del clown dottore consiste nel riuscire attraverso il gioco ed il divertimento a distrarre i piccoli pazienti dalla loro malattia e dalle sofferenza delle continue cure. Più i clown sono in grado di instaurare un legame, più questo tipo di terapia sarà efficace. Per questa ragione la formazione che ricevono è particolarmente intensa ed accurata ed il loro lavoro in reparto è spesso supportato da psicologi, in quanto tutto quello che agisce sulla fascia delle emozioni deve essere sempre gestito con attenzione, specialmente parlando di bambini che vivono un’esperienza così difficile per la loro età.
Giullari senza Frontiere è un’associazione internazionale che invia i clown nelle zone più colpite da crisi umanitarie in supporto delle strutture ospedaliere a scopo di beneficienza. Una delle sue attività principali è naturalmente quella di occuparsi della formazione dei Clown.

Ma come si diventa clown dottore e quali sono i criteri per valutare l’idoneità di una persona? 
 
Rodrigo Morganti è uno dei formatori che opera in questo momento in Palestina e che si occupa della selezione dei clown: "Far ridere non è una cosa facile, che diventa ancor più complessa se si parla di bambini. Nel selezionare i Giullari Senza Frontiere valutiamo diversi aspetti al di là della bravura tecnica. Per operare con i malati bisogna essere molto empatici, abili nel creare un contatto e nel riuscire a essere reattivi in situazioni estreme quali quelle che si possono incontrare in zone colpite da crisi umanitarie". Continua Morganti: "Nel selezionare una persona abbiamo una grandissima responsabilità: operare in modo errato con bambini deboli e sofferenti può complicare situazioni già molto delicate".
Ma come vive un clown dottore? "La nostra vita si divide tra i viaggi e l’attività in italia. Spesso siamo in giro per mesi e una volta in Italia, collaborando sempre con gli ospedali, lavoriamo facendo diversi spettacoli in giro e corsi di clownery sia per supportare l’associazione sia come attività in proprio; tutto quello che svolgiamo per Giullari senza Frontiere infatti è assolutamente no profit e gli introiti servono esclusivamente per coprire le spese".
Una professione diversa insomma, spesso sottovalutata, ma che al contrario richiede capacità teatrali eccezionali  ed una grande empatia con i bambini. Grazie a questo prezioso apporto, questi artisti ad oggi rappresentando una risorsa estremamente valida ed indispensabile per gli ospedali.







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