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22 Dicembre 2015
Breve guida alla Legge 104
di Angelo Vargiu


Breve guida alla Legge 104

La legge 104 è stata emanata il 5 febbraio 1992 e ha subito modifiche e integrazioni nel 2000, nel 2001 e nel 2010. Si tratta di una normativa che disciplina l’assistenza da parte di un lavoratore dipendente a un proprio familiare a un familiare portatore di handicap.

Cosa si intende per portatore di handicap

La definizione di portatore di handicap è data dall’articolo 3 della legge che definisce tale “colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che causa difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione” e con una riduzione dell’autonomia personale “in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità”.

Le legge 104 garantisce al lavoratore la possibilità di assistere il proprio familiare facendo ricorso a una serie di diritti che vengono previsti dalla normativa.

La tipologia di benefici previsti

La legge 104, in particolare, prevede la possibilità di beneficiare di una serie di permessi lavorativi che possono essere concessi per la cura e l’assistenza del familiare disabile. In particolare, i permessi riconosciuti sono pari a tre giorni di permesso mensile, anche frazionabili in ore, o in due ore di permesso giornaliero.

Il sito internet Ability Channel offre un dettagliato approfondimento delle opportunità offerte dalla legge 104. La normativa, inoltre, prevede anche una serie di agevolazioni fiscali che fanno riferimento, in particolare, all’acquisto di un’auto o altri oggetti da parte di un disabile. Nel caso dell’auto, ad esempio, i benefici previsti si concretizzano nella detrazione fiscale del 19 per cento della spesa sostenuta, della possibilità di avvalersi dell’iva agevolata al 4 per cento, della esenzione dal bollo auto e di quella dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà. Fatta eccezione per alcuni casi particolari, questi benefici possono essere utilizzati una sola volta nell’arco di quattro anni.

Chi può avvalersi dei benefici previsti dalla legge 104

I benefici, permessi e agevolazioni fiscali, possono essere usufruiti sia dai lavoratori del settore pubblico sia da quelli del settore privato che necessitino di assistere un familiare con disabilità, oltre che dai lavoratori disabili stessi.

La condizione necessaria per beneficiare dei permessi lavorativi retributivi, in particolare, è che la persona disabile non si trovi in regime di ricovero a tempo pieno. Ad accedere ai benefici possono essere i familiari fino al secondo grado di parentela, in alcuni casi si può arrivare anche al terzo grado di parentela (quando, ad esempio, i genitori del soggetto disabile abbiano superato i 65 anni di età o siano essi stessi affetti da disabilità o siano deceduti e non vi siano fratelli o sorelle). Sono esclusi dalle agevolazioni previste dalla normativa i lavoratori a domicilio, gli addetti ai lavoro domestici, i lavoratori agricoli a tempo determinato occupati a giornata, i lavoratori autonomi e i lavoratori parasubordinati.

In caso di genitori di bambini sotto i tre anni, affetti da grave disabilità, il periodo di astensione facoltativa dal lavoro può essere esteso, in alternativa possono usufruire di 2 ore di permesso al giorno fino al compimento dei tre anni o, ancora, possono scegliere di beneficiare di 3 giorni al mese di permesso anche frazionabili in ore.

Come presentare la domanda per avvalersi dei diritti previsti dalla legge 104

La prima cosa da fare è consultare un medico specialista al fine di ottenere un certificato che attesti l’inabilità. La domanda va presentata all’Inps, esclusivamente per via telematica. Va rinnovata annualmente e ogni, eventuale, modifica che intercorre nel corso dell’anno solare di riferimento va comunicata all’Inps tempestivamente.








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