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Cultura - SocietàStefania Castella

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02 Dicembre 2022
Queerky, l’agenzia di talent inclusiva per una rappresentazione equa delle persone con disabilita’
di Stefania Castella



Queerky, l’agenzia di talent inclusiva per una rappresentazione equa delle persone con disabilita’
Lo staff di Queerky

 

Un’agenzia di talenti non solo dedicata alle persone con disabilità, ma rispettosa delle unicità nella professionalità

Milano dicembre 2022- Come avviene la rappresentazione delle persone con disabilità nei media? SI potrebbe rimanere in silenzio per interi lunghissimi minuti perché una risposta chiara e rappresentativa delle realtà non esiste. Si fa fatica, si arranca tra stereotipi e miti da sfatare, mentre la professionalità passa in 2° piano. Lanciata nelle ore che precedono la Giornata internazionale delle persone con disabilità, l'Agenzia di talent Queerky, nasce come opportunità di cambiamento e di pronta risposta alla domanda iniziale. È tempo di abbracciare il cambiamento, trasformando la percezione di errore di molti, dove invece si trova l’opportunità di una nuova visuale, allargata, idonea, rappresentativa di tutte le persone indistintamente. Nella vita quotidiana, in ambito professionale, in qualsiasi sede istituzionale. Siamo ancora abituati a creare il confine netto tra “normalità” e tutto ciò che ci è sconosciuto, etichettando come “diverso”, ma chi è che può esprimersi in merito? Nessuno. C’è solo la necessità di smettere di setacciare la società, trattenendo e lasciando andare a piacimento la società. Chi può aiutare nell’impresa titanica sicuramente è il mondo della comunicazione, divulgando una cultura accessibile ed inclusiva aperta ad un linguaggio più consono, al diffondere immagini o video rispettosi della persona per ciò che rappresenta a questo mondo, valorizzando le caratteristiche ed esaltando le alternative per renderlo concreto.

 

Queerky, una realtà innovativa e rivoluzionaria, un’agenzia di scouting, rappresentazione e promozione di persone che nel talento riconoscano la propria sfumatura performante, con una mission ben precisa: propagare i talenti nel mondo dello spettacolo, pubblicità, cinema, moda e web, divulgando una presenza inclusiva, che sia anche di tutela e valorizzazione, che porti a valorizzare una narrazione in stretto contatto con la realtà e la poliedricità della nostra società, capovolgendo anche gli schemi tradizionali. Agenzia inclusiva significa portare il focus di paragone sul talento come unica leva di scelta, boicottando qualsiasi forma di discriminazione. La necessità di un’agenzia di talents, aperta al riconoscere le sfumature dell’essere umano, non è più un vezzo, ma contribuisce a generare il cambiamento che ci meritiamo di vivere. Il giusto ponte tra domanda e offerta, nel migliore dei casi, ma anche nel creare le giuste sinergie perché avvenga: proporre la persona giusta al momento giusto, in base ad un contenuto, ad un mezzo di comunicazione 2.0 rispetto ad un media standard.

 

“Siamo un’agenzia inclusiva, che punta a dar voce e rappresentare l’essere umano, purché di talento. Vogliamo selezionare e dare spazio ad artisti che non hanno mai avuto possibilità di rappresentazione, per creare un precedente per quelli che verranno. Vogliamo fare in modo che gli occhi degli spettatori possano abituarsi all’inclusività artistica, perché solo così potrà risultare normale”, sono le parole di Emma Elena Ferrarotti e Giorgia Merzagora.

 

Già diversi talenti sono approdati in Agenzia, tanti i volti noti anche del panorama digital.

BENJAMIN E JOSHUA, sono due gemelli omozigoti, capelli fulvi, una disabilità intellettiva e un naturale carisma, unito ad una certa spavalderia.

Benji e Joshua sono due ragazzi ebrei di 22 anni con una sensibilità particolare: uniti da un legame molto profondo, sentono ciò che sente l’altro, anche a distanza.

Il docufilm “La timidezza delle chiome”, realizzato dalla regista Valentina Bertani e che li vede protagonisti alla prima esperienza cinematografica, è stato presentato nella sezione “Notti Veneziane” nella prestigiosa cornice della 79° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

 

MAX ULIVIERI, Attivista per i diritti delle persone con disabilità, presidente del Comitato “LoveGiver”. Coautore del libro “LoveAbility” l’assistenza sessuale per le persone con disabilità. Cura infine il magazine www.disabilitystyle.it con cui cerca di dare una nuova immagine alla disabilità.

Lavora nel campo del turismo accessibile e raccoglie testimonianze di strutture e viaggi accessibili a persone con disabilità.

Cura il magazine Disabilitystyle e scrive per Il Fatto Quotidiano. Ironico, intelligente, dalla dialettica pungente, potrebbe essere una risorsa preziosa per un palinsesto televisivo o cinematografico, si spera in grande evoluzione.

 

VALENTINA TOMIROTTI, Attivista per i diritti delle persone con disabilità, giornalista e content creator, ha partecipato nel 2019 alla realizzazione di quattro piccoli film, “Il corpo dell’amore” per la regia di Pietro Balla e Monica Rapetto e la voce narrante di Enrica Bonaccorti. Valentina, come gli altri protagonisti, racconta la sua intimità del gioco amoroso, affrontando gioie e dolori della libertà sessuale. Arriva al cuore delle persone per il suo modo diretto di esprimersi, intelligente, sagace ed estremamente autoironica. Un volto e una mente che non lasciano indifferenti. Lei sogna un programma televisivo ironico, del quale ha già in mente un format.

 

MATTEO CAMPESE, uno degli speaker di punta di Radio 102.5. Ha pubblicato nel 2019 il suo primo romanzo “Contro il vento, alta è la sua fronte”, edito da

Mursia. Ha condotto numerosi eventi, ultimo dei quali “Power hits estate 2021”, maratona musicale in diretta dall’Arena di Verona a reti unificate su Sky Uno, Tv8 e Now.

Attore poliedrico, con una innata ironia, ama la parola come strumento di comunicazione.

 

e tanti altri…  Per ulteriori approfondimenti: https://queerky.it/portfolio-our/

 

 

IN QUEERKY

Emma Elena Ferrarotti e Giorgia Merzagora titolari di Queerky, da sempre professionalmente impegnate nel mondo dello scouting artistico, hanno deciso di dar vita a questa realtà perché hanno riconosciuto un gap tra domanda e offerta nella rappresentazione degli artisti e nei prodotti mediatici. Consapevoli che un’idea di agenzia inclusiva abbia un potere enorme di deflagrazione di stereotipi e di divulgazione culturale, Queerky ha tutti i presupposti per essere un punto di incontro per il cambiamento e l’apertura artistica che in Italia deve avvenire.

 

 








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