
Incontro con i creatori delle 5 golosità del comune insignite delle De.Co., le DEnominazioni COmunali: Bensone, Cappelletti di Carpi,
Cotechino Crudo, Mostarda Fina di Carpi, Stria Carpigiana- La città ed il territorio nei ricordi del “cronista della gastronomia”
Carpi celebra l'eccellenza della sua cucina e delle sue tradizioni più radicate con "Carpi De.Co. Story", domenica 7 dicembre e lunedì 8, due intense giornate di eventi che trasformano l'area "DeCoLandia" in piazza Martiri in una grande officina del gusto. L'iniziativa, focalizzata sulla valorizzazione delle ricette storiche De.Co. e organizzata da Comune di Carpi, in collaborazione con SGP Grandi Eventi e Carpi Lab, offre al pubblico la possibilità di incontrare gli artigiani del sapore e partecipare attivamente alla riscoperta della gastronomia locale.
DOMENICA 7 DICEMBRE
La carrellata sulle eccellenze culinarie prende il via domenica 7 dicembre con una serie di incontri dedicati ai prodotti simbolo della città.
Alle 11 il percorso inizia con il Cappelletto: i mastri pastai di Pasta&Pasta racconteranno la passione che si cela dietro questo laboratorio artigianale, descrivendo l'eccellenza della loro sfoglia e offrendo al pubblico un saporito omaggio per celebrare la tradizione della pasta fresca.
Alle 12 il testimone passa al Forno Borelli, dove i fratelli Maurizio e Paolo sveleranno i segreti della realizzazione sia della loro rinomata Stria che dell'iconico dolce Bensone. I visitatori assisteranno a dimostrazioni pratiche, con i prodotti sfornati live per una degustazione imperdibile.
Alle 16.30 la manifestazione riserva uno spazio di rilievo al Cotechino crudo della Salumeria Beltrami e alla Mostarda fina di Carpi del Ristorante L’Incontro. Queste due eccellenze saranno presentate in un abbinamento speciale, un momento dedicato a esaltare e far degustare uno dei connubi più storici della cucina emiliana.
Alle 17.30 la giornata si concluderà con un focus sulla pasticceria domestica, grazie alla food blogger Gabriella Gasparini che preparerà i gustosissimi Tortellini al forno, distribuendo la ricetta tradizionale per consentirne la facile replica a casa.
LUNEDI’8 DICEMBRE
La narrazione del gusto prosegue lunedì 8 dicembre, ponendo l'accento sull'apprendimento delle antiche tecniche culinarie.
Alle 10 Eola Papazzoni, autentica resdora della cucina modenese, svelerà in un laboratorio gratuito i segreti della ricetta tradizionale dei Cappelletti, insegnando a lavorare la sfoglia e a creare il ripieno perfetto. Ci si potrà iscrivere online fino ad esaurimento posti sulla pagina dell’evento nel sito comune.carpi.mo.it
Alle 16.30, la pasticcera Annarè celebrerà il Bensone, preparando il dolce storico, soffice e compatto, cotto in forma allungata, preparato con farina, uova, burro, latte, zucchero e scorza di limone, e raccontando la missione di custode del gusto autentico.
Alle 17.30 la rassegna si concluderà con il Forno De Caroli, dove Giulio De Caroli racconterà personalmente la maestria e la passione quotidiana che rendono unica la sua Stria De.Co., un pane basso, croccante e schiacciato, impastato con farina di grano tenero, acqua, lievito e strutto, offrendo infine al pubblico la degustazione del prodotto.
Tutti gli incontri e le degustazioni sono a ingresso libero e gratuito, per permettere ai visitatori di vivere in prima persona l'eccellenza della cucina carpigiana. La manifestazione, con il suo ricco programma esperienziale, consolida la valorizzazione del patrimonio gastronomico della città, trasformando le ricette storiche in un'attrazione centrale per il territorio.
Edoardo Raspelli racconta le eccellenze di Carpi e consegna i riconoscimenti
“CARPI DE.CO. STORY”: IL VALORE DELLA TRADIZIONE E DELLA QUALITA’
PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
"Con le De.Co. non celebriamo soltanto le nostre eccellenze gastronomiche ma le valorizziamo in modo concreto, e questo evento sarà un autentico tributo ai saperi della nostra terra. – spiega l’ Assessora al Commercio, Promozione della Città, Eventi e Turismo del Comune di Carpi Paola Poletti - Dietro ogni prodotto che ottiene la certificazione ci sono persone, famiglie, artigiani e commercianti che da generazioni custodiscono tradizioni, tecniche e ingredienti che parlano di Carpi e della sua identità. Prosegue il nostro impegno nell'ampliare le denominazioni, e questa nuova manifestazione in collaborazione con SGP Grandi Eventi e Carpi Lab che si inserisce nel ricco programma delle attività natalizie della città, sostiene la promozione delle tradizioni culinarie e gastronomiche del nostro territorio."
Il momento culminante della manifestazione sarà la cerimonia ufficiale di consegna delle targhe De.Co. che si terrà domenica 7 dicembre in Piazza Martiri. Raspelli accompagnerà tutti gli incontri, le experience e le degustazioni, guidando le interviste con i produttori per svelare la storia, l'impegno e la passione che si celano dietro le ricette. Inoltre verrà celebrato il conferimento del riconoscimento al Cappelletto di Pasta&Pasta e al dolce Bensone del Forno Borelli, onorando la fedeltà alla tradizione dei produttori di pasta fresca e dolci da forno.
Il senso di appartenenza della città si manifesta in maniera tangibile attraverso la campagna "Facce da De.Co.", grazie alla collaborazione con Carpi Lab, i commercianti e gli esercenti del centro storico sono stati infatti invitati a farsi fotografare insieme ai prodotti De.Co., per poi diventare locandine per lo stesso evento in tutte le vetrine.
CARPI E TUTTA LA PROVINCIA DI MODENA
NEL CUORE E NEI RICORDI DI EDOARDO RASPELLI
Ma chi è Edoardo Raspelli ? Nella sua vita ci sono episodi significativi ma solo legati alla cucina, ai ristoranti? E che cosa sono, per il giornalista “cronista della gastronomia” e conduttore televisivo, l’Emilia Romagna ed in particolare la provincia di Modena e Carpi ?!
“Edoardo Raspelli, mio nonno, friulano di Mortegliano, Udine, era tenente dei Carabinieri Reali; non so ora ma a quel tempo i carabinieri cambiavano spesso caserma. Comandò a Boretto, in provincia di Reggio Emilia; una figlia nacque a Lama Mocogno, mio padre a Guiglia, entrambi in provincia di Modena. Da bambino milanese le mie vacanze erano tra Valtellina e Val d’Intelvi poi, nel 1961, mio padre volle tornare nel suo territorio. Dal 1961 andammo in vacanza a Pievepèlago, sull’Appennino modenese, sede del primo Centro Federale Tennis. A 12 anni imbracciai per la prima volta in vita mia la racchetta. Nel campo di fianco al mio si allenava un campioncino di 11 anni, il mio amico Adriano Panatta. Tra le vacanze estive e quelle invernali non mi mossi di lì, prima con i miei genitori, poi con moglie e bimbi, fino al 1986. E Pievepèlago era la meta montana preferita per i modenesi di pianura, compresi chi veniva da Carpi”.
E proprio sul Centro Tennis di Pievepèlago Edoardo Raspelli scrisse il suo primo articolo sul Corriere della Sera, il 23 settembre 1969, a 20 anni appena compiuti, per poi essere assunto due anni dopo dal bolognese Giovanni Spadolini.
La scoperta di questo territorio fu quindi piuttosto presto.
“A 12 anni appena compiuti accanto alla racchetta scopri anche le tigelle, l’erbazzone, mio padre mi fece bere il primo sorso di Lambrusco (tipo amabile, allungato con l’acqua, ma pazienza). Quel sorso poi, si trasformò nell’ inno, nel trionfo dell’enologia italiana con il boom dell’ ”Italian Red Coca Cola”, proprio il Lambrusco, in particolare quello delle Cantine Riunite che raccontai da giornalista, dopo un lungo viaggio negli USA con il senatore Walter Sacchetti”.
A Pievepèlago, i genitori di Edoardo Raspelli affittarono per anni, di fronte alla caserma dei carabinieri, ad un passo dalla discoteca Il Globo, la villetta “Pugno di mosche” di proprietà di Italo Tobia, ex direttore generale dell’Alfa Romeo, ma prima ci furono i mesi passati all’hôtel Pineta, all’ hôtel Smeraldo, all’ hôtel Galassini, “ al Galli dall’ottimo menu modenese” -ricorda Edoardo Raspelli.
Poi, i primi articoli, da ragazzino, sulla Gazzetta di Modena, e da giornalista professionista prima sui due quotidiani milanesi del pomeriggio, il Corriere d’Informazione e La Notte, ed anche per vari anni sul Resto del Carlino e sul suo Quotidiano Nazionale.
LE LECCORNÌE DELLA PROVINCIA DI MODENA
Ecco allora le sue recensioni “da inatteso cliente qualunque pagante” sul grande indimenticato Lancellotti (a Soliera), a Sestola l’hôtel San Rocco ed il Faggio, a Serramazzoni la Noce, a Savignano sul Panaro il Formicone, a Nonantola l’Osteria di Rubbiara, a Finale Emilia La Fefa, a Campogalliano li BW Modena District, a Modena, a parte Bottura e la sua Osteria, l’Erba del Re, l’Annunciata, l’Antica Moka, Aurora, Bianca, Canalgrande, Fini, il sommo Giusti, Oreste…
Vari di questi hanno cucinato anche per alcune delle sue 614 puntate del domenicale di Canale 5 Melaverde (ancora oggi in onda in replica, anticipato alle 11). Ha fatto vedere a milioni di italiani l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, la somma mortadella La Favola dei fratelli Palmieri (a San Prospero), il Parmigiano Reggiano…
E Carpi ?! Be’, a parte i ricordi del passato, Edoardo Raspelli ha toccato con mano anche di recente i grandi prodotti dell’artigianato alimentare della città con gli eventi organizzati dalla SGP di Stefano Pelliciardi.
Nel 2021 tra cappelletti, mostarda e quant’altro, decine di migliaia di persone hanno riscoperto le golosità della città.
Nel 2023, a parte il Processo con tanto di toga alle “golose ma caloriche leccornìe del territorio”, Raspelli ha condotto due show cooking con Claudio Di Bernardo, chef executive del famoso Grand Hôtel di Rimini e con Roberto Bottero che manda avanti con la moglie Ramona la celebre Arnaldo Clinica Gastronomica di Rubiera.
Carpi per Edoardo Raspelli vuol dire, in particolare, due ristoranti che sono nel suo cuore da anni: il centrale e lussuoso Al 25 ed il periferico ed elegantemente essenziale L’Incontro che ha visitato “da inatteso cliente qualunque pagante” e che erano presenti già, con ottimi giudizi, nella Guida ai Ristoranti dell’ Espresso del 2001, diretta proprio da Edoardo Raspelli.
Festeggerà il Sant’Ambrogio (domenica 7 dicembre) e l’Immacolata (lunedì 8 dicembre) con gli show cooking dedicati ai prodotti che hanno ottenuto il riconoscimento municipale della DE.CO. , la Denominazione Comunale e sono, quindi, l’orgoglio gastronomico della città.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ilgusto.it 6-1-2022
da Edoardo Raspelli
Carpi (Modena), via delle magliaie 4/1
L’INCONTRO
Tel. e fax 059.693136
info@lincontroristorante.it
www.lincontroristorante.it
Chiuso domenica sera e lunedì a mezzogiorno
Ultima prova: 4-12-2021
VOTO: 15.5/20
POSIZIONE ★☆☆☆☆ 1 su 5
AMBIENTE ★★☆☆☆ 2 su 5
SERVIZIO ★★☆☆☆ 2 su 5
CANTINA ★★★★☆ 4 su 5
Cominciamo con quello che non dovete assolutamente perdere; cominciamo con quello che dovete chiedere di poter comperare e portarvi a casa. Non solo è un simbolo del territorio (anche se il nome della città d’origine glielo rubano di qua e di là), e, quindi, ha una grande valenza territoriale, ma è un capolavoro di ghiottoneria e di buon gusto.
Si chiama” l’Antica Mostarda dei Pio, mostarda fina di Carpi”. Il depositario di questa delizia è lo chef Carlo Gozzi, che è anche socio nella proprietà di questo locale: la sua mostarda è unica, inarrivabile, sapida e dolce (ma in equilibrio), con la senape presente ma messa con mano magistralmente leggera. Insomma, una meraviglia che poi vi ritrovate a gustare da sola o come contorno od anche come ingrediente nei piatti.
Il nome della via, l’ indirizzo, potrebbe trarvi in inganno: non so a voi ma via” delle magliaie” a me ricorda un lavoro umile, manuale, faticoso, simbolo della primitiva attività lavorativa che rese Carpi famosa nel mondo. Invece è in mezzo al vetrocemento della periferia, in un angolo di Carpi che è strapieno di gente e di macchine (almeno a vedere il sabato sera della mia prova) fino a mezzanotte e che poi si svuota, nei suoi bar e nei suoi ristoranti di cucina straniera.
Varcato l’ingresso nel segno della regolarità assoluta (green pass, gel da tutte le parti…) eccovi un paio di salette festanti (a volte anche un pochino troppo), lucenti immacolate, dai tavoli ben distanti e ben apparecchiati su cui trovate anche l’ opportuno QRCode.
Personale di famiglia o dipendenti che sanno il fatto loro svolgeranno il servizio anche con il carrellino ma con i piatti elegantemente ricoperti da cloche, piatti che accompagnerete con i vini di una cantina grande anche per l’assortimento dei vini che potrete comperare ad un bicchiere per volta e per quello dei superalcolici. Piatti che saranno accompagnati da pane perfetto, da grissini e da” vele” meravigliosamente croccanti, da una deliziosa focaccia con le cipolle e che potrete ulteriormente insaporire con un grande olio extra vergine che arriva dalla Cantina Ninni di Spoleto.
A disposizione di tutto il vostro tavolo tre menu degustazione (a 34- 45 e 60 euro) ed una carta non sterminata ma adeguata, varia ed assortita: le tartare con il crudo di mare del giorno, l’ insalata di astice e patate, il risotto al tartufo bianco, i meravigliosi tortellini (grandi come un’ unghia) in brodo di cappone, i ravioli di anatra e mostarda di Carpi, le caramelle al formaggio di fossa e tartufo nero, la cernia di fondale, il piccione arrosto… Tra i dolci casalinghi, il classico tortino caldo di cioccolato o l’imperdibile “evoluzione della Mostarda Fina di Carpi, l’ Antica Mostarda dei Pio”… Pranzo medio completo con 80-90 euro.
|