Sono trascorsi 150 anni dal lontano 29 gennaio in cui, nella regione russa di Rostov e, più precisamente, nella città portuale di Taganrog, sulle rive del mar d’Azof, nasceva Anton Pavlovič Čechov. Considerato uno dei più grandi e apprezzati drammaturghi russi, il piccolo Anton, terzo di sei figli, diventò scrittore a poco a poco, lottando contro le umili origini e studiando. Medico e scrittore, cercava di barcamenarsi tra le due professioni tra notte e giorno, perdendo ore e ore di sonno pur di riuscire a mantenersi e al contempo vivere le proprie passioni. Le sue opere teatrali non hanno mai smesso di affascinare il pubblico, riproposte di stagione in stagione sui palchi di tutto il mondo. Dialoghi semplici, un’analisi psicologica finissima e un’inesauribile curiosità nel descrivere e indagare la natura umana sono i tratti distintivi dei suoi lavori. I primi, caratterizzati da toni più farseschi, lasciarono pian piano il posto a quelli più drammatici e profondi. Per celebrare l’anniversario dei 150 anni dalla nascita, in Russia verranno organizzati in tutto il corso dell’anno eventi e appuntamenti dedicati all’autore, primo fra tutti il festival teatrale internazionale che si svolgerà a Mosca tra il 26 e il 31 gennaio: "Giornate di Čechov". Sarà comunque possibile riuscire ad assistere ad uno spettacolo cecoviano in molte piazze del mondo: da Minsk a Chicago, da Vienna a Stoccolma e ancora Parigi, Berlino, Madrid, Rio de Janeiro, Montreal e molte altre città ancora.
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