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Cultura - TeatroStefania Castella

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25 Maggio 2019
Teatro Sannazzaro. La nuova stagione tra tradizione e innovazione
di Stefania Castella



Teatro Sannazzaro. La nuova stagione tra tradizione e innovazione
Lara Sansone

Il nuovo corso del Teatro Sannazaro, che grazie all’impegno del centro di produzione teatrale Tradizione e Turismo si è aperto a diversi concetti di teatro, unendo nella scorsa stagione teatrale generi e linguaggi artistici apparentemente distanti fra loro, trova nella realizzazione del nuovo programma 2019_2020 una dimensione completa. Questa stagione teatrale riassume infatti per noi le diverse prospettive artistiche possibili, tutti gli sguardi del teatro, sguardi e punti di vista solo apparentemente distanti tra loro, ma indissolubilmente legati dal rispetto per il pubblico. Numerosissime le produzioni presenti in cartellone, tradizionali ed innovative, nell'intento di andare oltre il consueto, senza dimenticare le nostre radici. Grandi nomi e giovanissimi talenti, per un cartellone ricco di proposte e stimoli, sfide e certezze. Spettacoli a vocazione tradizionale come I Fantasmi del Monsignore con Peppe Barra, il nuovo lavoro di Eduardo Tartaglia, Quanto spazio tra di noi che lo vedrà protagonista con Veronica Mazza, Enzo de Caro in Non è vero ma ci credo di Peppino de Filippo per la regia di Leo Muscato, il nuovo Cafè Chantant di Lara Sansone un vero classico del teatro Sannazaro, Masaniello di Armando Pugliese ed Elvio Porta, con un cast numerosissimo e con la partecipazione di Leopoldo Mastelloni, Una Tragedia Reale di Giuseppe Patroni Griffi per la regia di Francesco Saponaro con Andrea Renzi, Lara Sansone, Luciano Saltarelli, Ingrid Sansone, il nuovo lavoro di Benedetto Casillo,

I papà nascono negli armadi ed ancora Casa di frontiera scritto e diretto da Gianfelice Imparato con Francesco Procopio. Ci sarà inoltre un ricco segmento dedicato al teatro contemporaneo a partire da Platonov da Anton Cechov con Michele Sinisi, Tutta Casa Letto e Chiesa di Dario Fo e Franca Rame con Valentina Lodovini, Un borghese piccolo piccolo di Vincenzo Cerami con Massimo Dapporto, Pochos uno spettacolo di Benedetto Sicca, frutto del lavoro svolto nel cantiere sartoria, diventato produzione vera e propria a seguito della residenza artistica passata, Molière/Il Misantropo diretto ed interpretato da Valter Malosti, Non Farmi perdere tempo con Lunetta Savino per la regia di Massimo Andrei, Cassandra con Elisabetta Pozzi, Trascendi e Sali con Alessandro Bergonzoni, l’opera olofonica di Luca Cedrola, Offelia, con Graziano Piazza e Viola Graziosi che si avvale delle musiche di Arturo Annecchino, Modo Minore con Enzo Moscato, Ettore Bassi nel Sindaco Pescatore, tratto da Dario Vassallo testi di Edoardo Erba per la regia di Enrico Maria Lamanna, e Scende giù per Toledo di Giuseppe Patroni Griffi, con Arturo Cirillo. Ad affiancare la programmazione principale, A volte ritornano, a cura di Giulio Baffi, che già nelle passate edizioni ci ha permesso di vedere spettacoli cult che meritano di essere riproposti e che questo anno vedrà coinvolti Ruggero Cappuccio e Giovanni Esposito in Spaccanapoli Times, Laura Curino in Camillo Olivetti, alle radici di un sogno per la regia di Gabriele Vacis, Regalo di Natale di Pupi Avati con Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro di Biase per la regia di Marcello Cotugno, Lello Arena in Parenti Serpenti per la regia di Luciano Melchionna. Grande spazio sarà dedicato inoltre alle residenze artistiche e le performance del Cantiere Sartoria, affidate a Francesco Saponaro progetto al quale rivolgiamo particolare attenzione, per l’importanza di permettere a giovani realtà la possibilità di crescere e trovare collocazione nei maggiori indotti artistici nazionali, che presenteremo nel dettaglio successivamente. Ed ancora, a conferma della volontà nostra di avvicinarci a grammatiche teatrali multiple, le Prime di Settimana, che vedranno prestigiose identità artistiche coinvolte in un progetto che mira a permettere di vivere il nostro spazio sempre, anche nei giorni ritenuti da sempre poco teatrali. Ecco allora Tornò al nido di Titina de Filippo diretto ed interpretato da Antonella Stefanucci con Carmine Borrino, Luciana de Falco, Gino Curcione, Adele Pandolfi, Eva Sabelli ed ancora Moby Dick, la bestia dentro regia di Davide Sacco con Stefano Sabelli e Gianmarco Saurino, Nummere spettacolo sull’antica arte della tombola napoletana di e con Gino Curcione, Io e le donne di e con Raffaele Esposito, Donnemadonne con Vincenzo de Lucia, Totò che Tragedia diretto da Roberto del Gaudio con i Virtuosi di San Martino, Pisci ‘e paranza scritto e diretto da Mario de Masi e Les Voleurs de Jambon cabaret contemporaneo, omaggio al cinema ed a Federico Fellini di Alessia Siniscalchi con Gennaro di Biase e Mariangela Robustelli. Volti noti, grandi artisti, registi ed autori in un percorso emozionante perché atipico e completo allo stesso tempo. Molte collaborazioni con i maggiori organismi produttivi nazionali ma anche con nuove realtà giovani.

Partendo dalla domanda che ci siamo posti più volte: “Che cos'è il teatro?” abbiamo provato a costruire un percorso declinato nelle infinite possibilità che un teatro antico, ma profondamente radicato nel mondo attuale possa offrire. Il teatro è… passione, rispetto, studio, professionalità, creatività, classico, contemporaneo, cult, cantiere, sogno, magia e molto altro. Il teatro è per tutti come diceva Paolo Grassi, ma è anche di tutti, degli artisti noti e dei giovani, degli autori, dei registi, dei produttori, coraggiosi a portare avanti artisti e storie…il teatro è vita! Tutti i giorni…sempre!








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