Rss di IlGiornaleWebScrivi a IlGiornaleWebFai di IlGiornaleWeb la tua home page
Martedì 16 aprile 2024    redazione   newsletter   login
CERCA   In IlGiornaleWeb    In Google
IlGiornaleWeb

Cultura - TeatroStefania Castella

CONDIVIDImyspacegooglediggtwitterdelicious invia ad un amicoversione per la stampa

18 Luglio 2020
Scarpe Rosse di Maria Rosaria Omaggio successo e commozione al Palazzo Reale di Napoli
di Stefania Castella



Scarpe Rosse di Maria Rosaria Omaggio successo e commozione al Palazzo Reale di Napoli
un momento della cena dopo lo spettacolo Scarpe Rosse

Maipiùviolenzainfinita e Salvamamme presso Palazzo Reale di Napoli, hanno rappresentato insieme ai tanti altri prestigiosi Patrocini il meraviglioso spettacolo "Scarpe Rosse" di Maria Rosaria Omaggio, andato in scena con tutte le limitazioni dovute al Covid-19, regalando emozioni intense insieme a spunti di riflessione, rispetto all’annoso tema della violenza sulle donne.

Maria Rosaria Omaggio con questa pièce teatrale ha sottolineato che la conquista della dignità delle donne, passa storicamente attraverso dure lotte e mortificazioni. Un elemento comune ai femminicidi colora di rosso e caratterizza gli epiloghi drammatici che portano all‘ eliminazione di un essere umano chiamato DONNA. Quel rosso greve effetto della volontà di uccidere perché..." ne‘ con me...ne’ senza di me"... Troppo spesso ancora oggi vediamo il sangue versato, di chi ha un’unica colpa, desiderare di riprendersi la vita, rispetto a un uomo che anche se colpevole spesso resta impunito. "Con me oppure senza di me...mi chiamo Eva come tutte le donne morte di femminicidio" questa è la conclusione di Maria Rosaria Omaggio, che ha raccontato le sue donne nella meravigliosa cornice di Palazzo Reale. Facendolo con pathos e leggiadria, frutto di una sua personale ed esaustiva ricerca storica sui personaggi raccontati con dovizia di particolari, che hanno lasciato col fiato sospeso gli spettatori seduti nel cortile d’ onore. Donne che vengono da lontano ma che ci hanno insegnato a lottare. E poi la voce narrante di Pino Quartullo, che dopo i racconti nefasti di uomini crudeli, chiede scusa per l’appartenenza a una categoria che spesso per puro egoismo e egocentrismo, si macchia di azioni efferate. Un meraviglioso corpo di ballo ha arricchito lo scenario emozionando per la scelta dei costumi. Un contributo da parte di Maurizio De Giovanni che chiede scusa e lo fa... più e più volte. " mi vergogno di essere maschio, se maschio vuol dire uccidere una donna che non si assoggetta"Alla fine della rappresentazione teatrale è seguito un confronto fra donne in prima linea, Elisabetta Garzo prima donna Presidente del Tribunale di Napoli: "Sono stata la prima ad aver applicato la pena di trenta anni ad un caso di femminicidio " la vittima era Veronica Abbate. La dott.ssa Virginia Ciaravolo Psicoterapeuta e Criminologa, Presidente MPVI e responsabile Salvamamme in Campania. " ho voluto sottolineare il peso delle parole che spesso i media usano nella violenza di genere, una corretta narrazione del fenomeno, eviterebbe distorsioni, proprio com'è accaduto nel caso dei gemelli barbaramente uccisi dal padre" La Senatrice Valeria Valente invece "vorrei ricordare che più che nuove leggi, che ci sono e potrebbero andare anche bene, è importante l’ applicazione delle stesse ricordandole tra i vari soggetti che necessariamente devono avere una formazione specifica"Infine la Giornalista Donatella Gimigliano, "L’importanza dell’ associazionismo che sostenendo la causa, aiuta le donne”. Tante le iniziative, il Premio Camomilla, la Valigia di Salvataggio e altre iniziative che diventano preziosi alleati nella risoluzione del fenomeno. Il tutto moderato con professionalità e garbo dalla Giornalista Rai Adriana Pannitteri. Presente alla serata il regista Antonio Centomani che ha appena finito di girare un film che parla di violenza di genere; " Resilienza" Presentato a Ischia. Per concludere la serata Rosa Praticò, Presidente di Officina delle idee e Vice presidente nazionale di maipiuviolenzainfinita, ha traghettato tutti gli ospiti da Re Nasone, una taverna che ricorda un re che amava stare con il popolo e per questo frequentava le taverne più famose. Raffaele Veneziano e Massimo De Lucia hanno voluto ricreare un'atmosfera che gli ospiti hanno gradito, degustando piatti tipici fatti con i migliori prodotti della nostra terra, una ringraziamento a Stefano Luciano che ha scelto primizie di stagione che sono state sapientemente trasformate dallo chef Davide Cannavale. Alla fine della serata, una torta creata apposta da Antonio Ferrieri che da sempre sostiene le buone prassi di maipiuviolenzainfinita ha suggellato un incontro che sicuramente vedrà i protagonisti impegnati a realizzare iniziative importanti a sostegno delle donne e dei minori.








  Altre in "Teatro"