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Cultura - TeatroStefania Castella

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24 Dicembre 2020
Trianon Viviani in streaming per tutto il periodo natalizio
di Stefania Castella



Trianon Viviani in streaming per tutto il periodo natalizio
Trianon Viviani la programmazione in streaming

Da oggi giovedì 24 dicembre, il Trianon Viviani riprende la propria programmazione in streaming per non interrompere la relazione con il pubblico.

Per tutto il periodo natalizio il teatro di Forcella trasmetterà online, gratuitamente, un musical in anteprima di canzoni napoletane, due atti unici di Raffaele Viviani, uno spettacolo di teatro dei burattini della storica famiglia Ferraiolo e cinque titoli teatrali per l’infanzia e l’adolescenza. Si parte alle 17, nell’àmbito di Campania Cultura viva, il programma di eventi culturali per il periodo natalizio realizzato dalla Regione Campania. Sul portale dell’Ecosistema digitale per la Cultura, https://cultura.regione.campania.it, saranno trasmessi Porta Capuana e Mmiez’‘a Ferrovia, i due spettacoli del progetto Viviani per strada, curato e diretto da Nello Mascia in occasione del settantesimo anniversario della scomparsa di Raffaele Viviani. I due atti unici saranno quindi replicati online sul sito del teatro, https://teatrotrianon.org, venerdì 25 e sabato 26 dicembre e venerdì 1° gennaio, sempre alle 18. I navigatori della rete potranno così assistere in sequenza ai due atti unici andati in scena, nello scorso mese di settembre, nel teatro e all’aperto, negli stessi luoghi di ambientazione indicati dall’Autore. I due titoli, entrambi del 1918, furono rappresentati con successo al teatro Umberto all’indomani della disfatta di Caporetto, cioè al tempo della prima devastante pandemia del Novecento: l’influenza spagnola, o più semplicemente “la Spagnola”, la grande influenza che fra il 1918 e il 1920 contagiò quasi mezzo miliardo di persone, ovvero un quarto della popolazione mondiale, facendo registrare quasi 50 milioni di morti. Il giorno della Befana, alle 18, il sito del teatro proporrà, in anteprima assoluta, la visione della nuova produzione del Trianon Viviani, “biglietto da visita” del teatro della Canzone napoletana, Adagio Napoletano. Cantata d’ammore, musical scritto e diretto da Bruno Garofalo, con Lello Giulivo, Susy Sebastiano e Francesco Malapena e con la partecipazione straordinaria di Gigio Morra, per la direzione musicale di Pino Perris. Rivolto ai bambini e non solo il titolo programmato venerdì 25 e sabato 26 dicembre, alle 16, sul sito del Trianon Viviani, e mercoledì 6 gennaio, alle 11, sul sito di Campania Cultura viva: ‘A scampagnata de due disperate. Ovvero “Mo’ vene Natale nun tengo denare”, spettacolo di successo del teatro nazionale dei Burattini dei fratelli Ferraiolo, liberamente tratto da Antonio Petito. Iniziata dal trisavolo Filippo nel 1860, la tradizione della famiglia Ferraiolo è la più antica al mondo ed è giunta alla quinta generazione. Calcando le orme familiari, la compagnia ha continuato a mietere successi avvalendosi di tecniche teatrali sempre all’avanguardia. Guidati da Adriano Ferraiolo animeranno i burattini Fabio, Simone, Asia, Carla, Enza e Samuel Ferraiolo. Infine, ritorna, stavolta online, Esercizî di fantasia, la rassegna, curata dai Teatrini, di spettacoli teatrali per l’infanzia e l’adolescenza: cinque i titoli, Videochiamata con Babbo Natale della compagnia la Mansarda (domenica 27, alle 16 e mercoledì 30 dicembre, alle 11), E cadde addormentata della compagnia i Teatrini (lunedì 28, alle 11, e mercoledì 30 dicembre, alle 16), Come una bestia della compagnia Baracca dei Buffoni (lunedì 28, alle 16, e giovedì 31 dicembre, alle 11), Tom e Huck... guai più che mai della compagnia Teatro Eidos (martedì 29, alle 11, e giovedì 31 dicembre, alle 16) e Storia di uno schiaccianoci della compagnia Teatro nel Baule (martedì 29 dicembre, alle 16, e venerdì 1° gennaio, alle 11). Per il direttore artistico Marisa Laurito «il teatro non si ferma, neanche la pandemia può fermarlo, perché la cultura è un servizio pubblico per i cittadini e per il lavoro di artisti e tecnici. Lo streaming non sostituisce né potrà mai sostituire la bellezza dello spettacolo dal vivo, così come il disco, il dvd e il catalogo d’arte non hanno soppiantato la rappresentazione dal vivo di uno spettacolo o la visione di un’opera d’arte da vicino: è un’altra forma di fruizione dalle grandi potenzialità che andranno sviluppate oltre l’emergenza sanitaria». Porta Capuana – È la piazza storicamente nota per il suo fantasmagorico mercato all’aperto. Un’umanità variegata, fatta di squallidi venditori al minuto e pescivendoli truffaldini, che esprime il proprio sentimento di solitudine e di rabbia nei confronti del proprio destino di povertà, ma dotata anche di una spiccata autoironia. Significativa fra gli altri la figura mesta e affamata de ‘o Tammurraro, con i suoi tamburelli in bilico sul capo, che cerca di vendere con molto insuccesso quegli strumenti di balli di canti e di feste a una umanità che non ha nulla da festeggiare. Ma su tutti domina il personaggio di don Ciro ‘o capitalista. Sordido usuraio con l’aria fatale di bellimbusto. Don Ciro corteggia con insistenza la sie’ Stella, suscitando la gelosia di donna Rosa, «anima nera», sua amante, e sposata a Aitano Pagliuchella, un buffo guappo di cartone. Donna Rosa non perde occasione per sparlare della sua rivale. Le maldicenze giungono alle orecchie di don Vincenzino, marito di Stella. La tensione sale e improvvisamente esplode. Irromperà il Pazzariello che chiude l’atto unico vivianesco. Mmiez’‘a Ferrovia – L’atto unico vivianesco rappresenta il variopinto mondo che ruota intorno alla piazza. Ci sono i due Strilloni che invitano i passanti, l’uno alla tradizione dell’Opera dei Pupi, l’altro al “Cinemà”, lo spettacolo del futuro. C’è l’avventore del barbiere che perde il treno per i reiterati ritardi di don Luigi. C’è Crispino, il ciabattino-intellettuale vagamente infiammato dalle idee e dagli echi lontani della rivoluzione russa. C’è il Cantante di pianino un po’ mariuolo. Ma la vicenda ha come protagonista Concettina, che sta per cedere alle lusinghe di don Alberto, uomo senza scrupoli che la porterà alla rovina. Ma la ragazza riuscirà a sottrarsi grazie al tempestivo avvertimento di Nannina (personaggio che presenta sorprendenti somiglianze con alcune eterne figure brechtiane), ormai vinta e rassegnata al suo amore disperato e alla sua vita perduta. Come sempre fa da corona ai protagonisti un coro di personaggi fra cui emerge quello del Magnetizzatore, una sorta di anticipatore del Sik-Sik eduardiano. Nei due spettacoli sono in scena, con lo stesso Nello Mascia, Davide Afzal, Federica Aiello, Mariano Bellopede, Peppe Celentano, Rosaria De Cicco, Massimo De Matteo, Gennaro Di Colandrea, Chiara Di Girolamo, Valentina Elia, Gianni Ferreri, Roberto Giordano, Roberto Mascia, Massimo Masiello, Giovanni Mauriello, Matteo Mauriello, Marianna Mercurio, Ciccio Merolla e Ivano Schiavi. Le elaborazioni musicali sono di Mariano Bellopede e Ciccio Merolla. Le scenografie sono curate da Raffaele Di Florio, i costumi da Anna Verde. Il progetto Viviani per strada si è avvalso del finanziamento del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc 2014-2020) e del patrocinio di Rai Campania ed è stato realizzato in collaborazione con il PalaPartenope. Adagio Napoletano. Cantata d’ammore · mercoledì 6 gennaio, ore 16, sito del teatro Lello Giulivo, Susy Sebastiano, Francesco Malapena e la partecipazione straordinaria di Gigio Morra in Adagio Napoletano Cantata d’ammore musical di canzoni classiche napoletane di Bruno Garofalo collaborazione ai testi Karima Campanelli e Raffaele Esposito con Laura Lazzari, Matteo Mauriello, Salvatore Meola, Gennaro Monti, Nadia Pepe, Fernanda Pinto costumi Mariagrazia Nicotra, arrangiamenti Tonino Esposito, movimenti coreografici Enzo Castaldo, direzione e rielaborazioni musicali Pino Perris, maestro collaboratore Ciro Cascino, regista assistente Gennaro Monti, disegno luci Gianluca Sacco, immagini videoscenografiche Claudio Garofalo, realizzazione del suono Daniele Chessa scene e regia Bruno Garofalo orchestra (in o.a.) Gaetano Campagnoli clarinetto e sax soprano, Ciro Cascino tastiere, Gennaro Desiderio violino, Luigi Fiscale batteria, Gaetano Carmine Marigliano flauto e ottavino, Stefano Minale tromba e flicorno, Luigi Sigillo contrabbasso, Pino Perris pianoforte, Claudio Romano chitarra e mandolino, Alessandro Tedesco trombone con la collaborazione della scuola Essenza Danza diretta da Emanuela Ritondale e Raffaele Speranza balletto (in o.a.) Gianluigi Cacciapuoti, Alex Di Francesco, Olimpia Graziosi, Martina Del Piano, Ivana Rotondo, Carmine Rullo, Luca Squadritti Un ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti per il musical prodotto dal Trianon Viviani, che costituirà il principale titolo di repertorio del teatro della Canzone napoletana. Adagio Napoletano è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della Città. «In questo spettacolo – racconta l’autore e regista Bruno Garofalo – non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie, alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentino sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero filologico allo spettacolo puro». ‘A scampagnata de due disperate. Ovvero “Mo’ vene Natale nun tengo denare” · venerdì 25 dicembre, ore 16, sito del teatro · sabato 26, sito del teatro · domenica 27, ore 11, sito del teatro · martedì 5 gennaio, ore 16 sito Campania cultura viva · mercoledì 6, ore 11, sito del teatro artisti Adriano, Fabio, Simone, Asia, Carla, Enza e Samuel Ferraiolo scenografia Rosario Lardieri, costumi Carla Amoroso, luci e suoni Lorenzo Sabbarese, direzione tecnica Simone Ferraiolo, direzione artistica Patrizia Albiani, vocalist Adriano e Asia Ferraiolo La storia è un libero adattamento al mondo dei burattini del testo del 1853 di Antonio Petito. In scena due poveri amici, Pulcinella e Felice, sfortunati e squattrinati in giro per Napoli nel giorno di Natale, in cerca di un pasto da mettere sotto i denti per sopravvivere mentre sognano un piatto di spaghetti. Camminando, camminando i due si trovano sullo scoglio di Frisio a Posillipo, una trattoria costruita su un tavolato a picco sul mare, scenario ricco di colori e profumi mediterranei. La coppia di amici decide di tentare l’impossibile: mangiare a sbafo, fingendosi facoltosi zio e nipote, per svignarsela poi al momento del conto…








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