 | | SportOpera |
Nel superamento di un record, personale o assoluto, nella tracciatura di traiettorie inattese, nell’ostinata sfida al tempo o agli equilibri naturali, nella vertigine, insomma, che accompagna ogni impresa sportiva, sono rinvenibili i segni della Hybris ovvero di quella sorta di affronto convinto al volere degli dei o, per dirla in altro modo, di quella ribellione istintiva, ma sistematica, al senso della fine. Una rivendicazione tutta umana volta, però, all’identificazione quasi sacrale del corpo d’atleta che, nel rispetto delle regole, viene eletto a tempio della conoscenza, dell’ispirata leggerezza e dell’autodeterminazione. Questa, forse, quella religio athletae in cui dovrebbero fondersi i valori cultuali dello sport antico con quelli dell’atletismo moderno. Questo reperimento del sacro nel gesto dell’atleta è il filtro di lettura per l’edizione 2021 di SportOpera.
Claudio Di Palma
È tornata dopo il successo delle scorse edizioni al Campania Teatro Festival, la rassegna curata da Vesuvioteatro e Claudio Di Palma SportOpera. Punto focale la dimensione che esplora il rapporto tra sport e teatro. La rassegna, nove appuntamenti all’aperto con le grandi storie di sport raccontate dai protagonisti della scena e del mondo sportivo partiti il 23 giugno, esamina l’originario spirito ri-creativo dello sport dalla scissione, verificatasi nel secondo ‘900, del teorico-intellettuale dalla totalizzante attività̀ dei sensi che è il gioco. Durante SportOpera, il teatro, il cinema, la letteratura diventano installazioni narranti e l’attore, e l’atleta, ricercano radici e forme remote e comuni, in un osservatorio attivo in cui recuperare l’originale relazione tra arte e sport.
Mercoledì 30 giugno, nella Manifattura della Porcellana del Museo e Real Bosco di Capodimonte dalle 21, sarà in scena in prima assoluta “L’ala destra dei dio di cuoio” di Sara Bilotti e Luciano Melchionna, con Veronica D’Elia e Sara Esposito, con le musiche di Marco Guazzone, uno spettacolo che evoca lo speciale rapporto di Pier Paolo Pasolini con il mondo del calcio. «Una religione, un luogo sacro della mente e del corpo dove coincidono e si rivelano la poesia e la speranza in un dio che corre tra noi, sudato come noi, gioioso e disperato come noi, e come noi destinato a non morire di vecchiaia ma di troppa ‘vita’». Parola di Amedeo Biavati, l’ala destra del Bologna ‘d’oro’ poeta del doppio passo, quello che Pasolini aveva provato inutilmente a replicare fino alla fine dei giorni. Uguali nella cura e nella limatura del gioco e della parola, due anime parallele alla ricerca di quella scintilla di vita che riempie la vita, e uno dei due con un primato personale ed esclusivo, quello di essere l’unica persona alla quale l’altro, quello con l’anima inchiostrata di parole, abbia mai chiesto l’autografo.
Mercoledì 30 giugno dalle ore 21.00 (Capodimonte – Manifattura della Porcellana Porta Miano)
L’Ala destra del Dio di cuoio
DI SARA BILOTTI E LUCIANO MELCHIONNA
CON VERONICA D’ELIA E SARA ESPOSITO
COSTUMI MILLA
MUSICHE MARCO GUAZZONE
SUGGESTIONI FOTOGRAFICHE FABIO SCHIATTARELLA
REGIA LUCIANO MELCHIONNA
PRODUZIONE ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO
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