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16 Maggio 2012 Le ballerine si ribellano di Loris Roselli
Per la prima volta dal 1951, data della sua apertura, lo storico locale parigino il Crazy Horse, è rimasto chiuso e tutti gli spettacoli sono stati sospesi. Il motivo della serrata è da ricercare nelle difficili condizioni di lavoro delle ballerine, che lamentavano una retribuzione inferiore rispetto ai loro colleghi maschi. Le Crazy Girl hanno quindi incrociato gambe e braccia in attesa che la direzione prendesse in considerazione le loro rivendicazioni. Suzanne, una delle ballerine del locale spiega: "quello che non funziona è che la direzione ci chiede di lavorare nude e per 24 giorni al mese per uno stipendio ridicolo". Zula Zazou, Diva Novita, Baby e tutto il corpo di ballo del locale hanno chiesto ed ottenuto un incontro con i sindacati per discutere questa pesante situazione, che si è risolta con un aumento del 15% e un contratto a tempo indeterminato. Lo scorso giovedì lo spettacolo Feu, realizzato da Christian Louboutin è andato regolarmente in scena, mentre il primo giugno va in scena Desir, del coreografo Decouflè. Allarme rientrato perciò per gli amanti del genere, ma una considerazione nasce spontanea: visto il tipo di ballo e il livello di prestanza fisica che viene richiesto alle ballerine, come potranno sostenere un contratto a tempo indeterminato con l’avanzare del tempo? Nessun problema, la chirurgia plastica fa miracoli.
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