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04 Agosto 2011 La Biennale? Quella alternativa è a Torino di Alice de Carli Enrico
TORINO - L'appuntamento è da settembre a novembre presso il Palazzo delle Esposizioni. Se nel Padiglione Italia della 54esima edizione dell'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia non c'era abbastanza spazio, il capoluogo piemontese si fa dunque ospite d'eccezione e coinvolgerà in totale trecento artisti. Un numero da capogiro e un progetto che chiamare "ambizioso" è riduttivo. Lo scopo ultimo dell'iniziativa è quella di poter davvero dare una testimonianza di quale sia il repertorio artistico contemporaneo nel nostro Paese. A presentare il progetto di Biennale Piemonte a Torino è stato un soddisfatto Vittorio Sgarbi, curatore di Venezia, insieme a Maurizio Braccialarghe e Michele Coppola, assessori regionali e comunali alla Cultura. Per poter comprendere il vero panorama artistico italiano e dunque goderne "al di là delle mafie dei critici che si svegliano un mattino e ti segnalano un loro paladino mentre tutti gli altri devono restare fuori", ha affermato il critico. Parallelamente sono in calendario altre importanti mostre regionali che rappresenteranno in tutti i lavori di circa duemilaquattrocento artisti. "Volevo davvero avere una fotografia di cos'è l'arte contemporanea italiana oggi, quella vera, non quella dei critici e amici degli amici", ha affermato Sgarbi. "Stiamo vivendo un momento epocale dell'arte, anche perché i primi dieci anni dei vari secoli hanno segnato il passo dei secoli stessi, vedi l'inizio del 1300 con Giotto, del 1400 con Brunelleschi, 1500 con Michelangelo, 1600 con Caravaggio, 1700 con Tiepolo, 1800 con i romantici inglesi, 1900 con cubismo, futurismo e dadaismo. Ora tocca a noi, per favore non chiudiamoci in una stanza E non si dica che io non amo l'arte contemporanea, e' solo che non credo ci sia solo la pur meritoria... Arte Povera alla quale, mi sembra, il Castello di Rivoli stia per altro dedicando un progetto speciale".
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