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Cultura - ArteSimona Letizia Ilardo

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14 Febbraio 2015
Parigi dorata con Klimt secessionista di Vienna
di Simona Letizia Ilardo



Parigi dorata con Klimt secessionista di Vienna
Au Temps de Klimt

È stata inaugurata a La Pinacothèque di Parigi la rassegna “Klimt e il suo tempo, la Secessione viennese”. 

Dal 12 febbraio e fino al 21 giugno 2015 la mostra racconterà la storia dell’Art Nouveau e del suo più grande interprete Gustav Klimt (1862-1918).

 

L'esposizione si focalizza sulla corrente artistica che tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento interessò largamente l’architettura e le arti decorative in tutta Europa e negli Stati Uniti e che assunse diversi nomi a seconda dei luoghi in cui si sviluppò: Stile Liberty (o floreale) in Italia, Jugendstil in Germania, Sezessionstil a Vienna.

 

Protagonista di spicco di questo nuovo orientamento artistico è stato un giovane ed esuberante Gustav Klimt che, nel 1897, ne fu tra i fondatori e che ne divenne rapidamente la personalità dominante, svolgendo un’intensissima attività sul piano organizzativo e sul piano artistico. La Secessione darà origine, poco dopo, a una delle principali correnti dell’arte moderna, l’espressionismo.

 

La mostra è imperniata su una selezione delle opere più rilevanti di Gustav Klimt, dai primi studi accademici fino ai capolavori del periodo d’oro, come “Judith I” del 1901, la più piccola e preziosa opera "Étude de femme sur un fond rouge", per la prima volta esposta al pubblico ed il monumentale “Fregio di Beethoven” che viene presentato in Francia, per la prima volta, in una ricostruzione a grandezza naturale (oltre 34 metri di lunghezza per 2,16 metri di altezza) e che Klimt realizzò nel 1902, all’apice della sua carriera, in occasione della mostra in onore di Ludwig van Beethoven ispirato dalle suggestioni musicali della “Nona Sinfonia” del compositore.

 

La rassegna è corredata da una serie di rari documenti in parte incentrati sulla vita di Klimt e della sua famiglia ed in parte dedicati all'unicità del movimento dell'Art Nouveau.

 

195 sono le opere esposte la maggior parte delle quali proviene dal Museo Belvedere di Vienna, anche se molti sono i pezzi appartenenti a collezioni private e a diverse gallerie d'arte della capitale austriaca.

 

Uno dei punti focali della mostra è costituito dal primo periodo della Secessione, con particolare attenzione al rapporto con Parigi e alle seduzioni artistiche provenienti dalla Francia, che accomunarono artisti come Carl Schuch, Tina Blau, Theodor Hörmann, Josef Engelhart e Max Kurzweil. Questa esperienza costituì un fertile terreno per l’evoluzione del movimento secessionista. La rassegna prosegue con i capolavori della Secessione, dell’avanguardia austriaca e con le prime opere di Egon Schiele e Oskar Kokoschka.

 

Completa l’esposizione una sezione dedicata alla fioritura delle arti applicate a Vienna: dai mobili, frutto di un’antica e raffinata tradizione artigianale, ai gioielli preziosi e alle splendide ceramiche. Questi oggetti sono accompagnati da una ricca documentazione storica, che testimonia gli esordi e l’evoluzione dei grandi artisti e architetti dell’epoca, quali Adolf Loos, Josef Hoffmann e la Wiener Werkstätte.

 

Splendida occasione per immergersi nel pensiero ispiratore di una corrente artistica, per capirne la nascita, le dinamiche della sua larga e rapida diffusione; splendida occasione per immergersi nel ritmo e nei colori dell’artista che più di ogni altro le fece da manifesto.

 

La rassegna è organizzata da Alfred Weidinger, curatore del Museo Belvedere di Vienna, in collaborazione con Arthemisia Group e 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE.

 

Pinacoteca di Parigi, 28, Place de la Madeleine, 75008 Paris, Francia








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