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07 Dicembre 2010 Black 2, il nuovo concetto di mostra di Konstantin Grcic di Elisabetta De Carli
Il designer tedesco Konstantin Grcic ha concepito un nuovo concetto di mostra: il "Black2 (black and square)". L’esposizione, che si tiene presso l’Istituto svizzero di Roma (Via Ludovisi 48) dal 12 dicembre al 12 febbraio, si focalizza sulla presenza di oggetti di colore nero e di forma quadrata nel mondo. Cercando intenzionalmente di mostrare il valore simbolico di questa particolare forma e colore, non pre-esistente in natura, Grcic ha raccolto 51 oggetti più o meno noti e appartenenti a categorie disomogenee, riunendoli poi in un’unica categoria formale e linguistica. Carichi di valori simbolici, oggetti a forma di quadrato nero si sono succeduti nei secoli in varie culture, basti pensare alle stele egizie o alle tavole della legge di Mosè, alle ceramiche cinesi o alla Kaaba islamica. Col ventesimo secolo e l’età moderna, il quadrato nero ha visto col tempo una vera e propria diffusione a livello mondiale. Sono infatti le caratteristiche che ritroviamo nel chip dell’iPad o dell’iPhone o nel ThinkPad dell’IMB, prendendo tra le mani la Bibbia, soffermandoci a contemplare il "diana b table" (2002) dello stesso Grcic o guardando un amplificatore Marshall. Il quadrato nero non è una forma che si ritrova in natura e, immancabilmente, camminare tra questi oggetti conduce inesorabilmente al puntuale riconoscimento, attonito, del loro valore e potere, qualità che derivano dall’idea di creazione di cui sono portatori, dell’espressa genialità umana.
"Sono rimasto affascinato dall’idea di un oggetto totalmente creato dall’uomo. Il fenomeno della forma quadrata e nera e il suo continuo adattamento a così tanti oggetti diversi mi sembrava incredibile e allo stesso tempo tanto semplice da essere liberatorio. Una forma o sagoma nera e quadrata non si ritrova in natura. Questo è ciò che ha destato il mio interesse: la "creazione" come un atto umano conscio e deliberato dell’intelligenza umana", afferma il designer.
Il visitatore non viene guidato attraverso un percorso ma piuttosto accolto in un ambiente che, giocando sul contrasto tra nero e bianco, dà un tocco avveniristico all’insieme. Gli oggetti sono sparsi attorno, nudi e semplici nell’esposizione, rivestiti soltanto del proprio valore simbolico e dalle emozioni che suggeriscono, nonostante tutto, per la semplicità che li contraddistingue.
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