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15 Dicembre 2011 Le fabbriche dei sogni - sogni, idee, imprese e paradossi delle fabbriche del design italiano di Alessandro Ceronetti
MILANO - Sarà benvenuto il pubblico alla Triennale di Milano, che quest'anno ospita la quarta edizione de "Le fabbriche dei sogni", mostra che già gli scorsi anni ha raccolto consenso.
In occasione del 50esimo anniversario del Salone del Mobile, Triennale Design Museum ha voluto dedicare l'edizione di quest'anno a uomini, aziende e progetti che sono stati protagonisti e creatori del design italiano. Luci puntate dunque su tutti quegli oggetti iconici che hanno segnato il nostro quotidiano, contribuendo altresì a restituire al mondo un'immagine forte dell'Italia in questo settore. Ne scaturisce così un racconto nuovo ed estremamente particolare, scandito da elementi familiari e ben noti che illustrano, meglio di tante parole, l'attività di ciò che Alberto Alessi definisce "Fabbriche del Design italiano" e l'abilità tutta italiana di creare e innovare.
Il progetto, allestito da Martí Guixé, viene concepito come un'avventura favolistica, prendendo spunto da una fiaba che, pur non di origine italica, ha avuto un grande impatto sull'infanzia di tanti bambini: Alice nel paese delle meraviglie. Sembra pertanto crearsi un dialogo tra progettisti e oggetti, e questo fa sì che lo spettatore/visitatore venga risucchiato giocoforza in un mondo fantastico, quasi irreale, dove la storia dell'inanimato si anima di vita propria.
Oltre a tanta bellezza organizzativa, vi è poi l'oggettiva meraviglia di trovarsi di fronte a tanti oggetti o arredi divenuti ormai cult, come la cucina E5 ideata da Marco Zanuso per Elam, la Poltrona Sacco progettata da Cesare Paolini, Franco Teodoro e Piero Gatti per Zanotta e tanti altri. Sicuramente non rimarrete delusi.
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