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Cultura - ArteAlice de Carli Enrico

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02 Novembre 2012
13. Mostra Internazionale di Architettura a Venezia
di Alice de Carli Enrico


13. Mostra Internazionale di Architettura a VeneziaNon siete ancora andati a visitare la 13. Mostra Internazionale di Architettura a Venezia? Avete ancora tempo, perché chiuderà i battenti il 25 novembre. Il titolo quest’anno è significativo: "Common Ground", ovvero  "Terreno comune", e si propone come omaggio "a una cultura architettonica vitale e interconnessa, costituita non solo da singoli talenti ma anche da un ricco patrimonio di idee differenti riunite in una storia comune, in ambizioni condivise, in contesti e ideali collettivi", spiega il direttore David Chipperfield. Ben lungi quindi dal riproporre realizzazioni focalizzate sui vezzi dell’architetto, la mostra cerca invece di mostrare un’architettura che si presta ai bisogni della gente, funzionale e rispettosa dell’ambiente e del territorio circostante come bene comune. 

"Questa Biennale, che ha luogo in un momento di grande preoccupazione economica a livello globale, ci dà la possibilità di riconsiderare da un diverso punto di vista i singoli, innegabili, conseguimenti architettonici che hanno contrassegnato l’identità degli anni recenti e di stimolare una più intensa valutazione dei nostri obiettivi e attese comuni", spiega ancora Chipperfield.

Per il Padiglione Italia il modello scelto è quello di Adriano Olivetti, che coniuga cultura e business.  Luca Zevi, architetto e urbanista nominato curatore del Padiglione Italia dal ministero dei Beni Culturali, ha spiegato così la sua scelta: "Se negli ultimi trent’ani vi è stato un dominio della finanza, nei prossimi anni dovrà tornare a essere centrale il lavoro. E credo che nel messaggio di Adriano Olivetti vi sia un seme che dice che si può essere imprenditori producendo beni eccellenti, realizzando servizi qualificati e, al tempo stesso, facendosi carico dello sviluppo urbanistico. L’esperienza di Adriano Olivetti è diventata un modello di sviluppo in cui politica industriale, politiche sociali e promozione cultura si integrano nella proposta di una strada innovativa nella progettazione delle trasformazioni del territorio".

Ogni volta la Biennale racconta il cambiamento nel mondo delle arti, che a sua volta rispecchia quello dei tempi che si stanno vivendo. Cerca di dare risposte e invita a riflessioni importanti sul nostro futuro. Non perdetevela. 







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