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Cultura - ArteLoris Roselli

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07 Dicembre 2012
La barca sublime
di Loris Roselli


La barca sublimeDopo le famosissime uova di Carl Fabergé, l’orafo degli zar, un’altra meraviglia si trova ora esposta dal 16 novembre scorso alla Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria: si tratta del "Bucintoro del Re di Sardegna", un favoloso quanto unico esemplare di imbarcazione settecentesca appartenuta ai Savoia e riportata agli antichi splendori dopo anni di faticoso restauro. La costruzione di questa imbarcazione fu ordinata da Vittorio Amedeo II di Savoia nel 1729 e venne realizzata nei cantieri navali dove si costruivano e riparavano gondole, sandoli e pupparini, barche dell’antica tradizione veneziana. Arrivata a Torino nel 1731, fu rimessata nel Castello del Valentino e in più di un occasione venne utilizzata per feste sul Po e per i matrimoni dei Savoia. Dal 1873 è proprietà del Museo Civico di Torino e negli anni 1884,1937, 1963 e 1982 viene esposta in diverse occasioni. I visitatori potranno ammirare da vicino le magnifiche decorazioni di questo gioiello in un atmosfera particolare e rarefatta, realizzata con luci riflesse e specchi con la cura e grazie al prezioso lavoro di Davide Livermore. Per il restauro hanno collaborato 26 restauratori e sono stati necessari 2000 scatti fotografici, 268 analisi scientifiche, 76 articoli e saggi scientifici e ben oltre le 4000 ore di lavoro, ma ne è davvero valsa la pena.







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