Questa mattina è stato assegnato il Premio Nobel per la letteratura 2012 a Mo Yan, considerato il più grande scrittore cinese contemporaneo. Mo Yan, che significa "colui che non vuole parlare", è in realtà lo pseudonimo dietro il quale si cela Guan Moye, scrittore e sceneggiatore cinese, conosciuto il Italia per i libri pubblicati dalla casa editrice Einaudi, tra i quali spicca "Sorge rosso". Nei giorni scorsi, il toto-scommesse per il vincitore ha visto susseguirsi diversi nomi tra quelli favoriti: oltre allo stesso Mo Yan si è parlato del giapponese Haruki Murakami e dell'ungherese Péter Nádas insieme alla scrittrice canadese Alice Munro. Per gli italiani invece, spiccavano i nomi di Dacia Maraini, Andrea Camilleri e Roberto Saviano (quest'ultimo quotato dai bookmakers 1 a 100). Il vincitore, designato dall'accademia svedese preposta ad assegnare il premio, porterà a casa in Nobel e quasi un milione di euro di premio in denaro. Tra le motivazioni che hanno fatto ricadere la scelta su questo autore spicca l'aspetto del realismo definito "allucinatorio" che, secondo l'accademia, permea gli scritti di Mo Yan, unendo "racconti folkloristici, storia e contemporaneità".
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