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Cultura - SocietàLuca Durante

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21 Agosto 2014
Ice Bucket Challenge: la Sla si combatte anche sul web
di Luca Durante


Ice Bucket Challenge: la Sla si combatte anche sul webAvete presente il fenomeno della nomination che impazza sui social network? Si compie un'azione come citare, ad esempio su Facebook, il proprio libro o disco preferito, e si nominano due o tre amici e conoscenti che faranno lo stesso. Una bella maniera di creare in questo modo una catena vera e propria che serve a diffondere contenuti e messaggi. Sono famosi i casi italiani delle foto profilo personali sostituite con quelle dei cartoni animati (utilizzate per promuovere la settimana dell'infanzia) o ancora il tentativo di sensibilizzazione virale per la lotta ai tumori femminili, con l'impazzare di frasi come "Vado per tre mesi a fare un viaggio in America".

L'Ice Bucket Challenge, video di sensibilizzazione per racciogliere fondi contro la Sla, ha sicuramente superato tutti i suoi predecessori in fatto di numeri: la sfida consiste nel buttarsi addosso un secchio d'acqua ghiacciata e di nominare altre persone che faranno lo stesso. Lo scopo, la raccolta fondi, ha già raggiunto risultati senza precedenti, contando 31,5 milioni di dollari raccolti in meno di un mese. La viralità del video è stata sicuramente spinta dai tanti vip che hanno preso parte al fenomeno: si va da Cristiano Ronaldo a Vin Diesel, da Will Smith a Mark Zuckenberg passando per George Bush, Jennifer Lopez, David Beckham e Novak Djokovic, fino a Steven Spielberg, Lady Gaga e Kobe Bryant.

L'elenco degli attori, dei cantanti e delle star internazionali che hanno preso parte al "gioco", mescolando i propri video a quelli dei tantissimi comuni cittadini, è sicuramente lungo e d'effetto. Anche nel nostro paese le risposte sono state tante, con la partecipazione di Gianni Morandi, Marco Mengoni, Mario Balotelli, Emma Marrone, Gigi D'Alessio, Gianluigi Buffon e ancora Fiorello. Quest'ultimo ha voluto inserire nelle sue nomination anche quella del presidente del consiglio Matteo Renzi, che ha accettato la sfida e promesso che realizzerà anche lui il suo video.

Parlare di Sla in questi termini leggeri fa bene a aiuta la condivisione, i video riescono a strappare un sorriso e fanno sì che il messaggio venga lanciato in maniera forte e chiara.






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