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Cultura - SocietàFrancesco Taverna

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27 Marzo 2019
Un sito 'per amico'
di Francesco Taverna


Un sito 'per amico'

Internet. 

Una grande invenzione, una straordinaria invenzione. 

Si, perché internet ha trasformato la vita, il modo d’essere. Ha portato nuove possibilità sulla faccia della Terra. Con internet si può parlare di lavoro, si può parlare di … futuro.

 

Tanti sono i ragazzi che si sono impegnati nella creazione di un Blog, di un diario virtuale.
Hobby, passioni e interessi sono gli argomenti funzionali di queste pagine interattive condivise con amici e non.

 

Possiamo definire il blog come il vero primo social media.
Nasce intorno al 1997 negli Stati Uniti quando i social media non esistevano ancora. Non esistevano ancora pagine personali delle persone, non ci si presentava agli altri attraverso “l’html”
Da quell’anno, qualcuno iniziò ad inserire il proprio curriculum online condividendo con gli altri utenti i propri “Bookmark” (segnalibri).

 

I tratti strutturali comuni ai blog riguardano principalmente il fatto che si tratta di “diari in rete”: i testi sono forniti di data e sono presenti sulla pagina web in ordine anticronologico (prima i messaggi più recenti) e la maggior parte delle volte sono introdotti da un titolo.

 

I blog hanno talvolta qualche somiglianza con i wiki, nel modo in cui vengono gestiti gli aggiornamenti, favoriti i commenti dei lettori e stimolate le nascite di community.

 

Nacque così il blog, pagina in cui si inseriva una lista di link che avrebbero mandato l’utente ad altri spazi in rete. Blog che filtravano link.
L’iniziativa dei blog determinò l’evoluzione del Web con la nascita dell’attuale Web 2.0.
L’identità è più forte in un blog che in una chat… su questo non ci piove. Stiamo parlando di una “realtà virtuale” in cui la finzione convive con la realtà.

 

Se in una chat, l’identità che potevo raccontare di me era infinita perché la chat non ha memoria di chi siamo e quindi noi possiamo presentarci ogni volta attraverso un nickname diverso, per un blog il discorso cambia radicalmente in quanto sia così impegnativo e faticoso raccontare di me in modo diverso da quello che sono realmente.

 








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