 | La Croce, simbolo di fatica e dolore, ma anche di speranza e gioia. |
Come a Natale, quando la fanno da padroni i regali, i pranzi e le cene, le vacanze, anche a Pasqua si verifica un fatto simile, pur cambiando il contesto: la maggior parte di noi mette in atto una corsa sfrenata alla ricerca delle uova di cioccolato e dei dolci più buoni. Insomma, si potrebbe dire, cambiano gli addendi, ma non muta il risultato, la sostanza. La sostanza è che facciamo di una festività cristiana una festa del consumismo e dello spreco. Sì, perché la Pasqua rappresenta il senso più grande e profondo della vita di fede di un cristiano. Si celebra la Resurrezione di Gesù Cristo, avvenuta tre giorni dopo la sua morte in croce.
Etimologicamente il termine Pasqua deriva dall’ebraico Pesah o Pesach, che significa passare oltre. La Pasqua cristiana è la Pasqua di Resurrezione, che si differenzia da quella ebraica chiamata Pasqua di Liberazione. Liberazione dall’Egitto e passaggio dalla schiavitù alla libertà avvenuto grazie a Mosè.
I cristiani hanno mutuato il concetto di liberazione applicandolo alla vita di Gesù, morto per liberarci dal peccato originale. Oltre a questo importantissimo significato, ce n’è un altro ugualmente rilevante: Pasqua vuol dire passaggio dalla morte alla vita e dunque ad una vita nuova per tutti i cristiani che, grazie alla Resurrezione di Cristo, si preparano alla resurrezione nel Giorno del Giudizio Finale.
Ed ecco spiegato perché si parla di Settimana Santa quando ci si riferisce alla settimana che porta alla Domenica di Pasqua. Santa perché vengono vissuti gli ultimi momenti della vita di Gesù, momenti che si fanno presenti e acquistano così un carico emotivo che coinvolge al massimo il cristiano. Il Giovedì si celebra l’Ultima Cena del Signore, momento in cui Egli istituisce l’Eucarestia e lava i piedi ai discepoli. Il Venerdì, con la Via Crucis, si percorrono i passi che Gesù ha fatto prima di essere crocifisso. E la notte fra Sabato e Domenica viene celebrata la Veglia Pasquale, che permette ai fedeli di unirsi in preghiera in attesa della Resurrezione del Signore.
E allora anche le uova di cioccolato, i dolci, i pranzi in famiglia sono tutti ingredienti decisivi per vivere al meglio la Pasqua, ma a patto che il clima fra le persone sia di pace, serenità, amore e fratellanza.
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