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Cultura - SocietàTommaso Mazzuca

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26 Maggio 2015
Quando diciamo crisi
di Tommaso Mazzuca



Quando diciamo crisi
Einstein
aveva ragione...

Crisi credo che sia una delle parole più inflazionate dei nostri giorni. Utilizziamo questo termine molto spesso e in milioni di ambiti: ormai ci sono tanti significati di “crisi”, ma ovviamente non muta il suo senso fondamentale. Insomma, si tratta di un’applicazione a 360 gradi.

 

 

A confermare quello che ho appena detto ci pensano i dizionari della lingua italiana, nei quali troviamo più di una definizione di crisi. Cos’altro ci fa rendere conto di quanto sia universale la parola crisi? Basta leggere i quotidiani, sfogliare qualsiasi rivista, ascoltare i telegiornali, parlare con altri esseri umani, frequentare ambienti di lavoro e di studio, in una parola Vivere.

 

 

“L’Italia sta attraversando una profonda crisi economica” dice un politico. “I giovani, al giorno d’oggi, vivono una radicale crisi di Fede” afferma un sacerdote. “Nella società odierna c’è una forte crisi di valori”, sostiene un sociologo. Questi sono solo alcuni esempi di cosa significa “vivere una crisi”, sono solo alcuni degli ambiti in cui è possibile “essere in crisi”.

 

 

E allora proviamo a camminare questo ampio e sfaccettato sentiero chiamato “crisi”, perché esso merita di essere esplorato. Non sarà un percorso lineare e limpido, ma ci saranno problematiche radicali.

 

 

Oggigiorno, la parola “crisi” sembra la sola in grado di spiegare tutto ciò che accade nella nostra esistenza. Sfogliando il dizionario della vita, notiamo che tutti i significati di “crisi” formano una sorta di intreccio fluido, che tocca moltissimi aspetti del mondo che viviamo e che ci circonda.

Il suo significato è ormai talmente dato per scontato che noi proviamo quasi fastidio e repulsione nei suoi confronti. E’ a tutti noi ben chiaro che si parla di “crisi” in riferimento al considerevole danneggiamento di uno stato anteriormente ottenuto. Nella sua radice etimologica greca, la parola “crisi” contiene i concetti di separazione, cioè il transito da uno stato ad un altro, e di decisione, ovvero la scelta della rotta verso la quale si intende dirigersi.

 

 

Perché ci riferiamo alla corrente crisi come ad una “rivoluzione complessiva”? La risposta è, allo stesso tempo, semplice e complessa: perché stiamo parlando di un vortice che cattura tutto e tutti. Succede questo: piani diversi si sovrappongono e s’intersecano tra loro. Non ci sentiamo sicuri e stabili in un nessun livello della nostra vita, non riusciamo ad ancorarci né alla Natura che ci circonda (ambiente e società), né alla natura che vive nella nostra interiorità. Con presunzione ci riteniamo onnipotenti, ma in realtà siamo fragili: a prima vista la nostra immagine e la realtà che viviamo sembrano possedere confini netti e indubitabili, che, tuttavia, se analizzati bene, risulteranno vacillanti, instabili e mutevoli. Neppure i nostri “presunti” capisaldi escono indenni, infatti persino la famiglia, l’educazione, gli affetti, le amicizie non sono un “porto sicuro” in cui approdare. Per non parlare del lavoro e della sua situazione precaria e pessima.   

 

 

Bene, ora proviamo ad aprire il nostro “arcobaleno” in cui la crisi si manifesta con varie sfumature di colore.

 

Nella società, per esempio, cos’è la crisi? E’ il deterioramento di una situazione oggettiva che ha come conseguenza un’instabilità sociale. E qui credo che basti informarsi (giornali e mass-media) per capire cosa succede oggi in Italia. La complessità della situazione attuale è accentuata dal fatto che nella crisi sono coinvolti molti sistemi che s’influenzano a vicenda. E così ecco che si parla di crisi economica, di un periodo caratterizzato da un crollo della produzione, da una crescente disoccupazione, da una riduzione drastica degli investimenti.

 

 

Inevitabilmente l’uomo è in crisi anche con sé stesso, vive uno sconvolgimento della propria individualità e interiorità ed è smarrito. Si trova in una situazione di “vago svanire”, è demotivato. Gli mancano i punti di riferimento, poiché anch’essi sono incrinati: basti pensare a quante separazioni matrimoniali avvengono (rottura di un rapporto e quindi eliminazione della precedente armonia), a quanti problemi si riscontrano all’interno dei nuclei familiari, a quanto difficili e contradditorie sono le dinamiche fra gli esseri umani, a quanto egoismo abita nei cuori degli uomini. Per quanto riguarda le relazioni tra gli esseri umani, non si possono non menzionare i social networks, che snaturano profondamente i rapporti e li rendono sempre più distaccati, superficiali e privi di emotività. E la Fede? Il nichilismo più totale sembra aver sotterrato gli scenari religiosi: l’uomo non ha bisogno di Dio, l’uomo crede di poter vivere con le sue sole forze. In fin dei conti, si può tranquillamente affermare che siamo di fronte ad una vera e propria crisi di valori umani e la nostra vita si basa su pseudo-pilastri, come il denaro, il successo e l’apparire.

 

 

In questo marasma generale, l’atteggiamento più comune è quello dell’accettazione di una realtà confusa e negativa, in cui il vecchio sta morendo e il nuovo però non ha nessuna intenzione di nascere. Il concetto di superamento della situazione critica sembra veramente lontano anni luce dalle menti degli esseri umani, sembra restare un’utopia.

 

 

Ebbene signori, da dove ripartire? Qual è la strada da intraprendere per vedere la luce? Lascio la parola a Papa Giovanni Paolo II: “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”. Ci sono valori che scandiscono il tempo: la Verità, l’Amore e la Libertà. Cos’è veramente importante, cosa veramente ci fa stare bene, ci fa essere sereni, cosa ci fa superare le “nostre crisi”?

 

Mahatma Gandhi non si sbagliava quando diceva: “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”. Noi non dobbiamo avere,dobbiamo essere; noi non dobbiamo guardare, dobbiamo fare; noi non dobbiamo avvilirci, dobbiamo sperare; noi non dobbiamo ignorare, dobbiamo imparare dalla vita e “allenarci a vivere”.

 

 

Noi dobbiamo essere l’energia in cui credere.








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