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Cultura - SocietàTommaso Mazzuca

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11 Luglio 2015
Festivalfilosofia, una tre giorni di full immersion
di Tommaso Mazzuca



Festivalfilosofia, una tre giorni di full immersion
L'immagine
ufficiale del festival
Enea ed Anchise

Dal 18 al 20 settembre non prendete impegni. In quei giorni si terrà la quindicesima edizione del Festivalfilosofia, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo in ben 40 luoghi diversi delle tre città. Si tratta di un evento di portata internazionale che da tanti anni accoglie numerosi appassionati di filosofia e non solo.

 

È un manifestazione in cui trionfa la cultura, la riflessione e la curiosità. La parola filosofia letteralmente significa amore per il sapere e appassiona tutti coloro che hanno interesse a conoscere il senso e il valore della vita. Fare filosofia significa sostanzialmente porsi domande e cercare incessantemente risposte.

 

 

Quest’anno il festival ci aiuterà a riflettere sull’importanza dell’ereditare, non tanto beni materiali, ma il sapere e le competenze. Oggigiorno è forte la sensazione che si siano davvero interrotti i rapporti tra generazioni e la trasmissione dei valori, dei principi umani. Si sente, dunque, venire meno la continuità culturale. Ecco allora che il programma dei tre giorni traccerà una vera e propria costellazione tematica dei mutati rapporti tra le generazioni e dei cambiamenti nelle modalità di trasmissione culturale. Verrà messo l’accento sul fondamentale ruolo del patrimonio storico-culturale per la memoria e si sottolineerà l’urgenza educativa non solo nelle scuole. Si dibatterà anche di temi quali le frontiere dell’ereditarietà genetica e, questione davvero rilevante, la responsabilità nei confronti delle generazioni del futuro che erediteranno il pianeta.

 

 

Cortili e piazze ospiteranno più di 50 lezioni magistrali tenute dai grandi maestri del pensiero filosofico, i quali si confronteranno con il pubblico. Il programma è davvero ben guarnito e attento a soddisfare numerose esigenze: oltre alle lezioni magistrali, ci saranno mostre, letture, spettacoli, giochi per i più piccoli e cene filosofiche per gli amanti della cucina. In totale gli eventi saranno quasi 200 e tutti gratuiti.

 

 

I protagonisti del Festivalfilosofia sono davvero tanti e di un certo spessore. Ricordiamo tra gli altri Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Gianrico Carofiglio, Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Tullio Gregory, che fa parte del Comitato scientifico del Consorzio, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Federico Rampini (lectio Rotary), Massimo Recalcati, Stefano Rodotà, Chiara Saraceno, Carlo Sini, Gustavo Zagrebelsky e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio.

 

 

Saranno presenti anche un buon numero di filosofi stranieri: fra questi i francesi Jean-Luc Nancy, François Hartog, François Jullien e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; i tedeschi Aleida Assmann, Jan Assmann e Christoph Wulf, i britannici Zygmunt Bauman e Richard Sennett, l'americano Robert Darnton, l'indiana Vandana Shiva.

 

 

Il festival non si fa mancare nulla e vuole proporre il massimo a chi si recherà a Modena, Carpi e Sassuolo per assaporare un po’ di filosofia. Infatti ci sarà la sezione “la lezione dei classici”: esperti commenteranno testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno rappresentato modelli o svolte concettuali per la tematica dell'ereditare. Verranno approfondite la lezione di disobbedienza di Socrate, la dottrina del tempo di Aristotele e quella della memoria di Sant’Agostino. Per comprendere la rilevanza del tema nel mondo contemporaneo è decisivo lo snodo di Sull'utilità e il danno della storia per la vita di Nietzsche, così come Materia e memoria di Bergson con la sua concezione della durata. Inoltre ci si focalizzerà su Essere e tempo di Heidegger, il quale pone la temporalità al centro del discorso filosofico del Novecento, e su I sommersi e i salvati di Primo Levi, che passa contropelo gli stereotipi della testimonianza.

 

 

L’immagine ufficiale del Festivalfilosofia è uno scatto che ritrae il gruppo statuario Enea e Anchise ad opera di Bernini. Tale raffigurazione coglie le relazioni tra generazioni nel segno della pietas e dell’inizio di un nuovo futuro.








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