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14 Aprile 2018 Devo pensarci? Aspetta che lo segno in agenda. di Francesco Taverna
Immaginatevi seduti comodamente alla vostra scrivania. State inviando un’email, il browser è aperto su una pagina che riporta una notizia che non avete ancora finito di leggere, su Skype avete un paio di messaggi di amici che attendono risposta e in sottofondo avete messo un po’ di musica o avete semplicemente la tv accesa, a cui date attenzione di tanto in tanto. Magari vi squilla il cellulare e rispondete.
Avete mai pensato a quanto influisce la tecnologia sulla vostra quotidianità o, meglio, a quanto tempo della vostra vita trascorrete utilizzando quegli stessi strumenti? Secondo un sondaggio ciascuno di noi rimane sveglio in media 15 ore e 45 minuti al giorno, e il 50% di questa grande porzione di tempo viene spesa a contatto con qualche marchingegno tecnologico. Una perdita o una conquista? Certo che un tempo nessuno avrebbe potuto immaginare che tante informazioni e comunicazioni potessero essere trasmesse in così breve tempo e certo è anche che il multi-tasking, oggi, ha assunto proporzioni davvero strabilianti.
I soggetti ad aver più propensione per queste attività "tutto in uno" sono i giovani tra i 16 e i 24 anni, ma la velocità con cui la tecnologia sta cambiando e mutando nel tempo porta inesorabilmente a far sì che la differenza generazionale si possa sentire anche con solo un paio d’anni di differenza.
Come spendiamo allora il nostro tempo? Circa 200 minuti guardando video, 91 con la radio accesa, 80 inviando messaggi al cellulare, inviando email o chiacchierando sui social network e il numero non fa che crescere di anno in anno.
In tutto questo "rumore" il dubbio è che di tempo ne rimanga poco perché si facciano spazio il silenzio e la riflessione.
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