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Cultura - SocietàStefania Castella

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05 Dicembre 2019
L'Uovo di Virglio. La memoria dei luoghi tra le pagine di un libro
di Stefania Castella



L'Uovo di Virglio. La memoria dei luoghi tra le pagine di un libro
L'Uovo di Virglio. Presentazione Feltrinelli Napoli.

Finché resisterà quell'uovo integro sotto il Castel dell’Ovo, resterà in vita lei, e in lei l’origine del tutto. Da quella Sirena incantatrice che la marea spinse all'approdo da cui nacque Partenope che portò il suo nome, il suo profilo di femmina distesa che allunga la sua forma quasi umana dal mare ai vicoli di una città stregata, magica, infinita; alle finestre spalancate sui dedali annacquati dalla speranza che non si può arrendere.

Facce, pietre, vita, storie. Il fato e il fatto. C’è il mito, la magia, come l’indagine e lo studio, l’ostinazione da cronista, la matematica meticolosa ricerca, unita allo spirito della conoscenza e alla preziosa curiosità che ti fa chiedere, scavare, cercare. Dall'unione di due menti, quella di un cronista e di un fotoreporter, nasce L’Uovo di Virgilio (Rogiosi Editore) scrigno che contiene i racconti che la coppia di giornalisti pubblica con grande successo tra le pagine de Il Mattino di Napoli ogni domenica, raccolta che narra la città con, in ogni angolo, un mistero da celare, una bellezza da ritrovare, che si mostra a chi sa guardare, da chi “Vede e Racconta”. La prima presentazione del volume alla libreria Feltrinelli di Napoli è la conferma di un successo. Grande la partecipazione emozionata di lettori incuriositi dalle storie custodite tra le pagine, una bellissima sorpresa la testimonianza affettuosa del direttore de Il Mattino Federico Monga, come le parole di stima dell’ex assessore Nino Daniele, in una sala piena e coinvolta da immagini e narrazione. Ad accompagnare le parole degli autori la giornalista e scrittrice Titti Marrone, a sottolineare i testi la narrazione di Andrea Fiorillo, immancabile uno spazio per la musica affidato a Gianni Lamagna (Nuova Compagnia di Canto Popolare).

Una chiave di lettura da cercare in quel “pozzo delle meraviglie” che è questa città mostrata senza angoli di retorica, senza banalità ma con una fondamentale necessità, quella di testimoniare, lasciando impronte indelebili di questi “Luoghi della memoria. Memoria dei luoghi” così come era pensata la pagina domenicale che il capocronista Vittorio Del Tufo non si stanca di immaginare indagando e l’occhio unico di Sergio Siano non si stanca di fermare, percorrendo, ogni angolo di questa città ispiratrice. Un lavoro destinato a proseguire perché la bellezza e la resistenza possano esistere e resistere al tempo soprattutto.








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