 | Torino e Filippini |
Domenica 31 maggio passeggiavo per Torino, in p.zza Castello vedo un gruppetto di persone giovani con i cartelli. Così mi dirigo subito per vedere chi sono e per cosa protestano.
Sono Filippini e protestano in silenzio conto il loro governo locale che vuole mettere una tassa del 3% sui guadagni che hanno i filippini che lavorano all’estero, per finanziare la sanità locale.
Non entro assolutamente in merito alla questione che non conosco, ma mi sono commosso al vedere queste circa 40 persone silenziose, educate che manifestavano un loro disagio.
Stavano aspettando un loro rappresentante che li avrebbe ripresi e trasmesso la protesta attraverso il loro canali social. Così mi son fatto raccontare il loro problema.
Essendo un piccolissimo gruppo, la notizia non è arrivata a i giornali, e la polizia che sostava li accanto non li ha considerati in quanto erano molto pacifici.
Neppure gli operatori della stazione fissa della Rai.
Un piccolo gesto per un grosso problema. E mi ha fatto riflettere molto su come si possano esporre le proprie idee in modo pacifico. Senza rompere e spaccare tutto come in altre parti nel mondo in questi giorni.
Ma più che altro il fatto che molti di noi al posto di affrontare i problemi sociali che affliggono il nostro bel paese, preferiscono lamentarsi tutto il giorno e non fare niente di utile.
Di fazioni politiche in Italia ne abbiamo moltissime, e tutti i mesi ne nasce una nuova.
Ma noi nel nostro piccolo cosa facciamo?
Ciao a tutti da Gian Maria info@domanisiparte.it
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