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Cultura - SocietàStefania Castella

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19 Agosto 2020
Crime Magazine: Online la rivista d'autore firmata Clown Bianco
di Stefania Castella



Crime Magazine: Online la rivista d'autore firmata Clown Bianco
Crime Magazine il primo numero

La bellezza di questo magazine dedicato agli appassionati del crime è la fusione tra giornalismo con la sua cura di dettagli e indagini e la narrazione che stimola la curiosità e spinge all'empatia. Un magazine che approfondisce la cronaca, i fatti più neri scavando nelle storie, nella mente dei criminali ma ha anche pagine in cui si approfondisce un quotidiano che ci appartiene più da vicino, che riguarda ad esempio i social, il body shaming, i problemi che si possono incontrare sul lavoro, i consigli tecnici e legali cui fare capo quando si è in una situazione di disagio e non si sa come muoversi, a chi rivolgersi. Crime Magazine è nato dalla mente geniale di Cristina Brondoni giornalista, criminologa, autrice di saggi e romanzi e Vania Rivalta editor di Clown Bianco Edizioni. Donne appassionate, che dedicano corpo e mente alla miriade di casi che passano a sconvolgerci la vita, che nella realtà sempre più spesso superano la fantasia. Con loro nomi come Luciano Garofano biologo forense e già al comando dei Ris di Parma, Alessandra Calanchi professoressa di Letteratura e cultura angloamericana all'Università di Urbino, studiosa di Crime Fiction, Massimo Levati bibliotecario della biblioteca “Lea Garofalo” di Vimodrone (MI) Silvia Mesturini avvocato penalista e membro di Penelope (S)Comparsi Uniti Toscana. Il risultato di queste menti, della loro sinergia è impegno al servizio della scrittura e del lettore affezionato da tempo alla Clown Bianco dai titoli forti e dal thriller ben fatto che senz'altro troverà anche in queste pagine un appuntamento imperdibile.

«Ma perché non proviamo a farne una rivista?» «Ma sì, dai, proviamo!».

Come cominciava lo spiegano le parole di Cristina Brondoni, la risposta di Vania Rivalta evidentemente dava il via a quello che è un lavoro che vi sorprenderà. Alla scrittura non puoi crederci da solo e qui l’unione di pensiero ha senz'altro composto la differenza. L’idea nasceva nei giorni del lockdown, quelle ore che tanti abbiamo cercato di sorvolare con una distrazione necessaria, che però faticava ad avanzare. Molti hanno trovato difficoltà a credere di poter resistere, difficoltà nelle cose più elementari, a leggere ad esempio, che non è un dettaglio ma il segnale che testa e corpo avevano bisogno di ritrovarsi, cercare un aggancio con una nuova normalità, che normale non poteva essere. “Le uscite rimandate a chissà quando, la cosa migliore da fare ci è sembrata quella di impegnarci in nuovi progetti. E con Cristina Brondoni siamo diventate complici di reati a tutti gli effetti. L'ultimo, la rivista digitale Crime Magazine, che prende le mosse dall'omonimo sito. La nostra ambizione era quella di parlare di crimine senza indugiare nella morbosità e nel macabro, farlo con una certa eleganza, insomma. Raccontando storie vere ma anche il contesto in cui queste sono nate e si sono sviluppate. Parlando anche di attualità e di temi propri del mondo contemporaneo, cercando di dare consigli e informazioni utili.” Scrive Vania Rivalta. La rivista è su Amazon, su Kobo e gli altri store. E ovviamente sul sito di Clown Bianco Edizioni. "In questo primo numero di Crime Magazine un filo conduttore è stata la voglia di raccontare alcune storie di relazioni finite in modo tragico. Solo per dire che a volte, raramente, certo, ma alle volte è sufficiente dire la cosa sbagliata alla persona sbagliata per rischiare la vita. Questo non significa che per stare al sicuro sia necessario diventare freddi e calcolatori. Tutt'altro. Ma ricordarsi che ognuno di noi è un individuo e nessuno di noi potrà mai fondersi con qualcun altro fino ad annullarsi." Parola di Cristina Brondoni dalle pagine di Crime Magazine.








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