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Cultura - SocietàStefania Castella

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01 Luglio 2024
Addio Maria Rosaria Omaggio. Resterai per sempre
di Stefania Castella


Addio Maria Rosaria Omaggio. Resterai per sempre

Sguardo che vive, parola che scava come goccia nella roccia. La voce di una donna può rendere quello che non possiamo dimenticare, un momento in cui l’anima si libra e ritorna a congiungersi con il mito del ricordo. Indelebile ricordo.

La  potenza di una donna che va oltre  un'impronta indelebile nella voce dell’attrice, non un’attrice ma L’Attrice, che quando si parla di certi professionisti bisognerebbe protendere tutti gli onori, una profondità che descrivere a parole umane sarà difficile.

 

Maria Rosaria Omaggio non leggeva semplicemente, non interpretava semplicemente, Era. Tutta la sua essenza nelle pause tra una frase e l’altra, negli sguardi, nella voce profonda, ferma, fiera, nessun volto poteva essere più incisivo, scolpito come pietra da un talento irripetibile.

 

Più di vent’anni in scena, romana di nascita, internazionale d’adozione,  iniziava il suo percorso giovanissima, con una bugia, sull'età, per fingere d'essere più grande. Il suo percorso sarà sconfinato snodandosi attraverso le sfumature dell’arte: musica, televisione, teatro, libri. Orgoglio dell’Italia nel mondo, la sua Graciela in "Diatriba d’amore contro un uomo seduto" di Alessandro D’Alatri, nell'unico testo teatrale del maestro Gabriel Garcia Marquez, dal quale aveva avuto i diritti di rappresentazione per l’Italia ( testo pubblicato negli Oscar Mondadori).

 

Il suo amore per il cinema la portava a recitare per grandi registi e in più lingue, spagnolo, francese, inglese, in due film di Escriva in catalano, la bellezza del valore in più, il dialetto romano, siciliano, napoletano e un fiorentino che restituiva  qualcosa in più, che superava la caratterizzazione. Donna dalle mille sfaccettature, che ha prestato il volto a personaggi intensi, come lei. Sconfinata cultura, attenta al sociale ideatrice de Il teatro per l’Unicef, che ha visto coinvolti il mondo del teatro e autori come Maraini, La Capria, Merini, Bevilacqua, Comencini, Tani, Erba, Cavosi e Franceschini, a scrivere per i bambini. "I bambini sono gli adulti di domani, se noi non ci occupiamo dei bambini in qualsiasi nazione, non ci rendiamo conto che sarà difficile trovare quella pace che anche Papa Francesco anela. Il mio modo di essere mamma come forse ha fatto la Fallaci". E durante una lunga intervista nel raccontare il film "Walesa l’uomo della speranza" (2013) del premio oscar polacco Andrzej Wajda, ruolo per il quale vinceva la menzione speciale del premio Pasinetti alla 70esima Mostra del cinema di Venezia, lei, premio Oriana Fallaci 2014 della regione toscana, rivelava l’intensità e l’orgoglio nel dare il volto alla donna che confessava aver ammirato da sempre.

 

Oggi raggiunge quell'Oriana tanto amata, in qualche punto dell'universo dopo la tempesta della malattia.

Maria Rosaria Omaggio si è spenta lasciando un vuoto incolmabile che si riempirà del ricordo della sua voce che resterà eco per chiunque l'abbia ascoltata anche solo per un istante restandone imprigionato per sempre.








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